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Porti e diporto
Porti e diporto
In Sardegna sono stati approvati i piani per le strutture portuali commerciali e per il diporto.....peccato che ogni volta si parli di diporto si parli sempre di maxy yacht......non capisco la cecità del legislatore, i maxy yacht non portano niente all'economia locale: avete mai visto i ricconi scendere a terra a fare spese???o andare al ristorante??? l'anno scorso ho visto scaricare casse di vino e champagne da un elicottero su un maxy all'ancoraa Cala Banana...a dispetto del NOSTRO diporto, dove ci fermiamo, facciamo la spesa, andiamo nei ristoranti, nei pub e così via.......noi siamo positivi per l'economia dei posti che visitiamo....
Quattro anni fa ho fatto la stagione nella Turchia del sud, ho trovato approdi comunali a 10 euri e colonnine acqua ed elettriche a monete, pieno di barche il marina e pieni di gente i locali.....questo è incentivare il turismo.
Allego dall'Ansa
CAGLIARI - Tre piani regolari per i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Tre sfide fondamentali per il futuro degli scali del nord dell'isola. Paolo Piro, presidente dell'Autorita' portuale del Nord Sardegna, spiega in un'intervista all'ANSA che cosa potrebbe accadere dopo la conclusione dell'iter che portera' al si' del Ministero dei Trasporti.
''Al porto dell'Isola Bianca - annuncia - non ci saranno grandi stravolgimenti infrastrutturali: in maniera molto sintetica, parliamo della riprofilatura e dell'allungamento dei due moli centrali, che arriveranno a 230 metri, dell'abbassamento dei fondali (-11 mt) e dell'allargamento del bacino di evoluzione delle navi a 800 metri di diametro. Impulso particolare verra' dato alla nautica da diporto, con l'individuazione di nuove aree, alla cantieristica e alle attivita' storiche, come la mitilicoltura, che vedra' nuovi spazi di semina e raccolta. Piu' consistente, sicuramente, lo sviluppo per Golfo Aranci - sottolinea Piro - che, in un certo senso, segnera' una nuova epoca per lo scalo, che non ha un suo Piano regolatore, e per il Comune, che da anni aspetta un rilancio della sua economia. Una volta liberata la citta' e l'area portuale dalla 'servitu'' delle Ferrovie dello Stato, il Prp introdurra' una nuova filosofia di porto: due accosti per traghetto da circa 230 metri, una banchina per navi da crociera di 350 mt e una darsena da destinare alle imbarcazioni dirette ai cantieri e a imbarcazioni da diporto di elevate dimensioni (yacht e mega yacht), con un'ampia zona a terra destinata all'attivita' cantieristica e ad edifici collegati con l'attivita' dell'itticoltura. Infine per Porto Torres il nuovo Piano regolatore terra' in considerazione le enormi potenzialita' dello scalo turritano sul versante del trasporto passeggeri, del crocierismo, ma anche della nautica da diporto''.
Domanda: A che punto sono le iniziative per il rilancio del progetto Turismo? Risposta: ''La ricetta e' quella che la nostra terra ci offre 365 giorni all'anno, si chiama semplicemente Sardegna - chiarisce il presidente dell'Authority - Abbiamo un potenziale straordinario rispetto a molti porti del Mediterraneo. C'e' una ricerca interessante di porti nel periodo invernale da parte di molte compagnie crocieristiche. E' quella la giusta direzione, ma serve rompere gli schemi finora adottati''.
D.: Porto Torres, la Regione preme per il collegamento binari-porto. Qual e' lo stato del progetto? R.: ''E' un progetto - osserva Piro - contro il quale non possono esistere venti contrari o colori politici. E' un primo passo verso il rilancio dell'economia dello scalo del Nord Ovest e dell'intero territorio. Intorno all'idea abbiamo ricevuto pareri concordi da tutti. Credo che entro il 2011 potremo tagliare il nastro della nuova linea ferroviario-marittima con Savona e il Nord Africa''.
D.: Reduci da Green Ports, il futuro dei porti e' sempre piu' verde. Ma il 2010, soprattutto per Porto Torres, e' stato un anno nero. Che cosa puo' fare l'Autorita' portuale contro benzene da una parte e marea nera dall'altra? R.: ''Contro problemi di tale entita', dico che si puo' far poco. Non certo per mancanza di nostra volonta' - spiega Piro -, ma perche' le Autorita' portuali non hanno competenza in materia. Problematiche come quella della presenza di benzene o di sversamento di idrocarburi, sono aspetti che competono piu' all'Autorita' marittima. Quello di Porto Torres, proprio per la sua complessita', e' un problema di ordine nazionale.
Nell'ambito delle nostre competenze, lo scorso 9 febbraio, il Comitato portuale ha deliberato sulla creazione di un Ufficio ambiente, che verra' proprio situato nella sede di Porto Torres.
E' un segnale concreto della volonta' dell'Ente di puntare al sistema dei porti verdi, che si unisce al percorso avviato nell'ottobre 2010 con il tavolo tecnico aperto ad Arpas, Province, Comuni e Autorita' marittima per la predisposizione di un monitoraggio accurato dell'aria, finalizzato alla redazione di un piano strategico ambientale dal quale, successivamente, partire per la svolta green dei porti''. (ANSA).
Quattro anni fa ho fatto la stagione nella Turchia del sud, ho trovato approdi comunali a 10 euri e colonnine acqua ed elettriche a monete, pieno di barche il marina e pieni di gente i locali.....questo è incentivare il turismo.
Allego dall'Ansa
CAGLIARI - Tre piani regolari per i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Tre sfide fondamentali per il futuro degli scali del nord dell'isola. Paolo Piro, presidente dell'Autorita' portuale del Nord Sardegna, spiega in un'intervista all'ANSA che cosa potrebbe accadere dopo la conclusione dell'iter che portera' al si' del Ministero dei Trasporti.
''Al porto dell'Isola Bianca - annuncia - non ci saranno grandi stravolgimenti infrastrutturali: in maniera molto sintetica, parliamo della riprofilatura e dell'allungamento dei due moli centrali, che arriveranno a 230 metri, dell'abbassamento dei fondali (-11 mt) e dell'allargamento del bacino di evoluzione delle navi a 800 metri di diametro. Impulso particolare verra' dato alla nautica da diporto, con l'individuazione di nuove aree, alla cantieristica e alle attivita' storiche, come la mitilicoltura, che vedra' nuovi spazi di semina e raccolta. Piu' consistente, sicuramente, lo sviluppo per Golfo Aranci - sottolinea Piro - che, in un certo senso, segnera' una nuova epoca per lo scalo, che non ha un suo Piano regolatore, e per il Comune, che da anni aspetta un rilancio della sua economia. Una volta liberata la citta' e l'area portuale dalla 'servitu'' delle Ferrovie dello Stato, il Prp introdurra' una nuova filosofia di porto: due accosti per traghetto da circa 230 metri, una banchina per navi da crociera di 350 mt e una darsena da destinare alle imbarcazioni dirette ai cantieri e a imbarcazioni da diporto di elevate dimensioni (yacht e mega yacht), con un'ampia zona a terra destinata all'attivita' cantieristica e ad edifici collegati con l'attivita' dell'itticoltura. Infine per Porto Torres il nuovo Piano regolatore terra' in considerazione le enormi potenzialita' dello scalo turritano sul versante del trasporto passeggeri, del crocierismo, ma anche della nautica da diporto''.
Domanda: A che punto sono le iniziative per il rilancio del progetto Turismo? Risposta: ''La ricetta e' quella che la nostra terra ci offre 365 giorni all'anno, si chiama semplicemente Sardegna - chiarisce il presidente dell'Authority - Abbiamo un potenziale straordinario rispetto a molti porti del Mediterraneo. C'e' una ricerca interessante di porti nel periodo invernale da parte di molte compagnie crocieristiche. E' quella la giusta direzione, ma serve rompere gli schemi finora adottati''.
D.: Porto Torres, la Regione preme per il collegamento binari-porto. Qual e' lo stato del progetto? R.: ''E' un progetto - osserva Piro - contro il quale non possono esistere venti contrari o colori politici. E' un primo passo verso il rilancio dell'economia dello scalo del Nord Ovest e dell'intero territorio. Intorno all'idea abbiamo ricevuto pareri concordi da tutti. Credo che entro il 2011 potremo tagliare il nastro della nuova linea ferroviario-marittima con Savona e il Nord Africa''.
D.: Reduci da Green Ports, il futuro dei porti e' sempre piu' verde. Ma il 2010, soprattutto per Porto Torres, e' stato un anno nero. Che cosa puo' fare l'Autorita' portuale contro benzene da una parte e marea nera dall'altra? R.: ''Contro problemi di tale entita', dico che si puo' far poco. Non certo per mancanza di nostra volonta' - spiega Piro -, ma perche' le Autorita' portuali non hanno competenza in materia. Problematiche come quella della presenza di benzene o di sversamento di idrocarburi, sono aspetti che competono piu' all'Autorita' marittima. Quello di Porto Torres, proprio per la sua complessita', e' un problema di ordine nazionale.
Nell'ambito delle nostre competenze, lo scorso 9 febbraio, il Comitato portuale ha deliberato sulla creazione di un Ufficio ambiente, che verra' proprio situato nella sede di Porto Torres.
E' un segnale concreto della volonta' dell'Ente di puntare al sistema dei porti verdi, che si unisce al percorso avviato nell'ottobre 2010 con il tavolo tecnico aperto ad Arpas, Province, Comuni e Autorita' marittima per la predisposizione di un monitoraggio accurato dell'aria, finalizzato alla redazione di un piano strategico ambientale dal quale, successivamente, partire per la svolta green dei porti''. (ANSA).
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Mer Ott 12, 2016 9:23 am Da Lo Zingaro
» salve a tutti
Mer Ott 12, 2016 9:21 am Da Lo Zingaro
» presentazione
Sab Gen 31, 2015 4:27 pm Da Lo Zingaro
» ---------------ciao----
Gio Apr 17, 2014 9:49 am Da Lo Zingaro
» vendo Swan 57 cc 1999
Mer Dic 18, 2013 8:06 am Da Marechiaro
» Binocolo steiner commander 7x50 race
Sab Dic 14, 2013 4:33 pm Da squizzy
» Salve a tutti, ho le idee ingarbugliate.
Mer Nov 27, 2013 10:37 am Da Lo Zingaro
» bussola alpa 42 ketch
Mer Apr 10, 2013 10:07 am Da giovanni calabrese
» POLYSIL - NANOPROM : PRODOTTO MESSO IN POSA
Ven Mar 29, 2013 6:59 pm Da Falleti Gian Luca