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La Ballata del Vecchio Marinaio (Samuel T. Coleridge)

4 partecipanti

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La Ballata del Vecchio Marinaio (Samuel T. Coleridge) Empty La Ballata del Vecchio Marinaio (Samuel T. Coleridge)

Messaggio Da Ospite Gio Mar 18, 2010 8:18 am

La ballata del vecchio marinaio (titolo originale in inglese: The Rime of the Ancient Mariner) è un poemetto scritto e ripreso più volte da Samuel Taylor Coleridge e pubblicato nel 1798 nell'introduzione della raccolta romantica Lyrical Ballads di William Wordsworth e dello stesso Coleridge.

Racconta l'avventura straordinaria di un uomo di mare. È divisa in sette parti.

I parte

Un vecchio marinaio trattiene l'invitato di una festa nuziale con il racconto della sua incredibile avventura in mare. Inizialmente riluttante, il giovane viene sedotto dallo sguardo incantatore del vecchio narratore. Il suo racconto ripercorre, quindi, le vicende della nave del marinaio che, spintasi oltre l'equatore verso l'Antartide, rimane intrappolata tra i ghiacci e la tempesta. Il posarsi di un albatros sulla nave viene accolto come un presagio favorevole dall'equipaggio, che lo rifocilla. Il volatile sembra, infatti, portatore di una brezza che consente alla nave di liberarsi dalla stretta del ghiaccio. Inaspettatamente, però, il marinaio uccide l'uccello con un colpo di balestra, insofferente per la difficile situazione.

II parte

L'equipaggio dapprima rimprovera il marinaio per l'inopportunità del misfatto, ma successivamente approva il crudele gesto, perché coincidente con il miglioramento delle condizioni atmosferiche. È questo manifesto assenso a renderli moralmente complici del delitto. Le condizioni atmosferiche, però, precipitano: vento del tutto assente, sole cocente, acque ferme ed arroventate. L'equipaggio, sofferente per la sete, incolpa il marinaio per la loro disgrazia e gli appende al collo, al posto della croce, l'albatros che aveva abbattuto.


III parte

All'imbrunire, il marinaio e il resto della ciurma scorgono una nave fantasma in lontananza. Al suo avvicinarsi, distinguono come passeggeri solo due donne impegnate in una partita a dadi: Morte (Death) e Vita-Nella-Morte (Life-in-Death). L'una vince e fischia tre volte. Scende, così, bruscamente la notte. L'equipaggio, agonizzante, maledice con lo sguardo il marinaio, reo della loro sventura e, uno dopo l'altro, in duecento esalano l'ultimo respiro.


IV parte

Il marinaio, al contrario dei suoi compagni, sopravvive per sette giorni e sette notti nel rimorso per l'uccisione dell'albatro, solo e disgustato dell'acqua che lo circonda. Ad un tratto scorge dei serpenti marini che si agitano nell'acqua, splendenti di colori spettacolari. Mosso da un improvviso sentimento d'amore, benedice le creature marine. Dio, impietosito dal gesto d'affetto del marinaio, termina il suo castigo: l'albatros si stacca dal suo collo e si inabissa, le stelle ritornano a muoversi e il vento a spirare.


V parte

Il marinaio è allietato dal sonno e da una pioggia ristoratrice. L'equipaggio si risveglia e ognuno torna a svolgere la propria mansione sulla nave, come spirito beato. All'alba tutte le anime si raccolgono intorno all'albero maestro e intonano al cielo un'angelico canto. Nel frattempo la nave procede sulla rotta, finché si schianta contro la costa dell'Inghilterra facendo svenire il marinaio. Nello stordimento, sente due voci indistinte.

VI parte

Il dialogo tra queste due voci spiega il moto della nave in assenza del vento: l'aria, chiudendosi dietro la nave, la fa avanzare. Al risveglio, il marinaio si trova nel suo paese natale, in cui riconosce la chiesa, la baia, la rupe.


VII parte

Mentre la nave affonda, l'uomo è soccorso da un battello, in cui si trova l'eremita, al quale il marinaio prova forte desiderio di raccontare il suo trascorso. Una volta rivelato il suo vissuto, l'uomo si sente sollevato dall'agonia a cui le vicende l'avevano portato. Intraprende, così, il suo viaggio nel mondo per narrare la sua edificante storia. Il marinaio consiglia l'invitato alle nozze di pregare per tutte le creature della natura perché amate da Dio. Quest'ultimo si ritira quindi in una profonda riflessione.


Consiglio caldamente la lettura di questo bellissimo testo.
BV!
Captain Blood

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Messaggio Da Lo Zingaro Ven Mar 19, 2010 10:16 pm

Letto e piaciuto..... good good good good good good good
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Messaggio Da skippereli Sab Mar 20, 2010 7:24 am

Letto, bello, il rispetto dell'altro! good
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Messaggio Da bifrak Dom Mar 21, 2010 7:01 pm

good good good
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Messaggio Da Rockdamned Dom Mag 09, 2010 10:11 pm

nella mia tesina c'è l'analisi di questa poesia (una decina di pagine) se vi interessa ve la passo. l'adoro

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Messaggio Da Ospite Ven Mag 14, 2010 11:51 am

Rock, ci faresti un gran regalo!
Sono ansioso di leggerla! cheers

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Messaggio Da Ospite Mar Ott 26, 2010 1:43 pm


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