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Il Leonardo da Vinci

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Messaggio Da Lo Zingaro Dom Gen 30, 2011 11:32 pm

La Leonardo da Vinci era una nave da passeggeri della Italia - Società di Navigazione di Genova, società appartenuta al gruppo IRI - Finmare, meglio conosciuta nel mondo dello shipping internazionale con il nome di Italian Line. La nave fu costruita nei Cantieri navali Ansaldo di Genova Sestri Ponente con il compito di sostituire la nave Andrea Doria, della stessa società, affondata nel 1956.
La nave aveva undici ponti collegati tra loro da ventuno ascensori, poteva accogliere 1326 passeggeri e disponeva di cinque piscine, due delle quali per bambini. La piscina di prima classe aveva una stufa a raggi infrarossi per rendere possibile il suo utilizzo nella stagione invernale. I servizi di bordo comprendevano un ospedale con sala operatoria, laboratorio di radiologia, clinica ginecologica, palestra e sale per trattamenti di fisioterapia, tre negozi di barbiere, telescrivente per la stampa dell'edizione teletrasmessa del Corriere della Sera, auditorium con 300 posti, cappella, parco giochi per bambini.
Per i servizi elettrici di bordo la nave disponeva di quattro gruppi elettrogeni, capaci di illuminare una città di 150.000 abitanti. Disponeva inoltre di un impianto di desalinizzazione dell'acqua marina capace di produrre 700.000 litri.
La Leonardo da Vinci era una nave particolarmente lussuosa e veloce, arredata molto finemente e con caratteristiche estremamente innovative. Fu la prima nave con classi tutte dotate di cabine con servizi privati, aria condizionata in tutti i locali, quattro alette stabilizzatrici retraibili sullo scafo e doppia motorizzazione, con un singolo propulsore dedicato ad ognuna delle due eliche, caratteristica normalmente riservata alle navi militari. Ciascun propulsore era alloggiato in una singola sala macchine di pertinenza, totalmente indipendente dall'altra.
Anche le dotazioni di sicurezza erano all'avanguardia per l'epoca: le scialuppe di salvataggio erano tutte motorizzate, ed il congegno di messa in mare rendeva possibile calarle anche in caso di sbandamento laterale della nave, con un'inclinazione massima di 25°. Per rendere l'idea, la nave Andrea Doria era priva di questi meccanismi, cosa che impedì l'utilizzo di metà delle scialuppe disponibili
Della progettazione degli allestimenti si occuparono, tra gli altri, gli architetti Gustavo Pulitzer, Luccichenti, Monaco e Zoncada. La nave venne inoltre decorata con opere d'arte di alcuni famosi artisti dell'epoca, tra cui si ricordano Emanuele Luzzati, Lojze Spacal (pittori) e Ugo Scassa, che per la nave produsse un arazzo tratto da un dipinto di Felice Casorati. Per la progettazione dei saloni vi fu la supervisione del critico d'arte Giulio Carlo Argan. In tutte le sale comuni, nelle camere e nelle cabine erano presenti quadri astratti.
La Leonardo da Vinci era stata progettata con la predisposizione per un eventuale sistema di propulsione nucleare con reattore. Nei primi anni sessanta venne annunciata la probabile conversione della nave a propulsione nucleare; in realtà ciò non avvenne a causa degli elevati costi di esercizio che l'unità aveva, per via della struttura dello scafo. Quest'ultimo era stato progettato basandosi su quello dell'Andrea Doria, il cui profilo causava un elevato consumo di carburante su una nave di maggiori dimensioni come la Leonardo da Vinci.
La nave, costruita negli stabilimenti dell'Ansaldo di Sestri Ponente, con numero di costruzione 1550, è stata varata il 7 dicembre 1958, madrina del varo la signora Carla Bissatini, moglie del Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi
la nave in costruzione sugli scaliIl transatlantico Leonardo da Vinci fu principalmente utilizzato a partire dal 1960 per il servizio di linea passeggeri dall'Italia verso gli Stati Uniti, affiancando su quella rotta la Cristoforo Colombo, già in servizio da qualche anno.
Completato l'allestimento e dopo avere effettuato le previste prove in mare, il 17 giugno 1960 al comando del Comandante Superiore CSLC Armando Pinelli, iniziò la sua prima crociera nel Mediterraneo. Il 30 dello stesso mese salpò da Genova per il suo primo viaggio per New York con scalo a Napoli e Cannes, diventando l'ammiraglia della Flotta italiana di linea e ammiraglia della società Italia di Navigazione.
Tra i personaggi celebri che hanno viaggiato a bordo del lussuoso transatlantico gli attori Paul Newman, Gloria Swanson, Zachary Scott e lo scrittore Gore Vidal.
A partire dal 19 luglio 1965 prestò servizio sulla tratta Napoli - New York.
Nel febbraio del 1966 il colore della nave venne cambiato da nero a bianco e nel febbraio del 1970 la nave transitò per la prima volta attraverso il Canale di Panama per una crociera della durata di 41 giorni alle Hawaii partendo dal porto di New York.
Intanto sin dalla metà degli anni sessanta il trasporto passeggeri navale iniziò a soffrire la concorrenza dei più veloci aerei, che si andavano affermando, superando di molto le navi nel trasporto dei passeggeri attraverso l'Atlantico; inoltre il periodo di emigrazione verso le Americhe volgeva ormai al termine.
Per questo motivo nel giugno 1976 la nave venne ritirata dal servizio passeggeri di linea, restando inattiva fino al luglio 1977, quando rientrò in servizio nella flotta della neo costituita società di navigazione I.C.I. - Italia Crociere Internazionali, una joint venture costituita dalla Italia Navigazione e da alcuni armatori privati, per il servizio crociere.
La nave fu indirizzata a svolgere delle crociere notturne nei Caraibi tra Miami e Nassau, servizio che veniva curato dalla neocostituiota I.C.I. ovvero, la Italia Crociere Internazionali. A causa degli eccessivi costi di esercizio venne fatta rientrare in Italia per essere venduta. In attesa di trovare un acquirente rimase ancorata, a partire dal 23 settembre 1978, nella rada di Portovenere. Nei primi mesi del 1980 circolarono voci su un possibile acquisto da parte di una compagnia di navigazione di crociere di lusso con sede nel porto di New York, ed anche su una possibile utilizzazione come casinò galleggiante sul Tamigi a Londra. Nessuna di quelle voci tuttavia risultò veritiera. Nel corso della prima decade del mese di giugno del 1980, a seguito delle azioni intraprese dai vigili del fuoco di La Spezia, mirate allo spegnimento di un incendio prodotto da un corto circuito verificatosi presso la Cappella di bordo, per la enorme quantità di acqua pompata verso le fiamme all' interno della nave, accadde l'imponderabile!, la nave affondò.



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