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Parametri di forma e tipi di scafo
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Parametri di forma e tipi di scafo
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Parametri di Forma e Funzione:
LFT Lunghezza Fuori Tutto
Con questo parametro si definisce la lunghezza massima di una imbarcazione. Durante la Progettazione la LFT va considerata in funzione delle misure di stazza della barca stessa
Il suo valore e' indice per la tassa di stazionamento e i costi portuali.
LG Lunghezza al Galleggiamento
Questa variabile e' indice della velocita' critica Vcr propria dell'imbarcazione (descritta maggiormente capitolo riguardante la fisica degli scafi), ed indicativamente della sua velocita' massima come proporzione della Vcr.
Pe Pescaggio
Con la variabile Pescaggio si definisce la misura che va dalla linea di galleggiamento al punto piu' basso dell'imbarcazione.
Il Pe e' funzione della navigabilita' intesa come la possibilita di spostarsi od ormeggiarsi su bassi fondali (talvolta i costi portuali dipendono anche dal pescaggio)
Un alto valore di questa variabile a parita' di larghezza e' indice di una maggiore resistenza indotta o di vortice, favorendo l'effetto di deriva che contrasta lo scarroccio.
b max Baglio massimo
Nelle imbarcazioni monocarena la larghezza massima e quindi il b Max. hanno funzione di aumentarne la stabilita' agendo in coppia col dislocamento.
Nei Multiscafi questa funzione viene risolta con la distanza tra gli scafi laterali relegando la larghezza degli scafi come funzione della resistenza di attrito all'avanzamento, un valore basso di b determina una maggiore finezza e quindi minore resistenza, va ricordato che comunque il volume immerso dello scafo sottovento quando gli altri sono emersi, corrisponde al dislocamento dell'imbarcazione stessa, e quindi gli scafi laterali se progettati insommergibili devono soddisfare ampiamente questo requisito.
TIPI DI SCAFO
Le forme di scafo comunemente adottate per tutti i piccoli velieri si suddividono inscafi a spigolo con fondo piatto, a doppio spigolo, a V e a sezione rotonda. Nella descrizione che segue, si ricordi che viene sempre considerata la forma dello scafo guardando la barca di prua e non come appare osservandola di fianco. Se si osserva di lato una barca tirata in secco il profilo e' praticamente simile, sia che si trattidi uno scafo con fondo piatto, a V , rotondo o a doppio spigolo.
Lo scafo a fondo piatto
Questo tipo di scafo e' consigliabile solo in acque protette ed e' im piegato soprattutto per le derive. Questo tipo di scafo viene adottato dalle imbarcazioni plananti, con un po' di onda ha tendenza a picchiare. Il suo maggior pregio e' la facilita' di costruzione, soprattutto se il fasciame e' posato trasversalmente invece che longitudinalmente.
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Lo scafo a spigolo vivo con fondo a V .
E' stabile, marino, e ha una buona tenuta di rotta , e di penetrazione, a parita' di volume in rapporto agli scafi a fondo piatto ha maggiore superficie bagnata[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Lo scafo a spigolo con fondo tondo .
E' piu' robusto e piu' armonioso esteticamente. In condizioni normali, non ha altrettanta stabilita' di uno scafo a V e a parita' di superficie velica sbanda di piu'. Se ne puo' tuttavia aumentare la stabilita' mediante un opportuno impiego di zavorra, o una riduzione di tela, o, naturalmente, una maggiore abilita' da parte del timoniere. E' uno scafo veloce, anche se resta da dimostrare che sui velieri di piccole dimensioni sia piu' veloce di uno scafo a V.
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Lo scafo a doppio spigolo
E' meno diffuso. In tutti i suoi elementi fondamentali e' simile a quello a V, e le sue caratteristiche sono anch'esse simili, ma e' piu' costoso come costruzione.[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Lo scafo tondo
Questo tipo di scafo richiede una maggiore tecnologia ed e' impiegato principalmente su barche realizzate su stampo, offre maggiore resistenza grazie alla forma concava, e minore superficie bagnata delle altre tipologie. E' possibile realizzare sia scafi plananti che dislocanti, lo si puo' considerare il piu' diffuso[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Scafi plananti
La condizione di planata si verifica quando, grazie alla spinta dell'acqua dovuta alla velocita', la barca riesce a "cavalcare" l'onda di prua, uscendo cosi' dalla sua onda, che costituisce la porzione piu' cospicua della resistenza all'avanzamento di uno scafo nell'acqua. In questa condizione , che in termini tecnici si dice di sostentamento dinamico, un natante, purche' provvisto di una propulsione sufficiente , puo' raggiungere velocita' pratica mente illimitate, mentre se resta imprigionato nel treno d'onda generato dal suo moto non puo' superare una velocita' ben precisa, che dipende dalla sua lunghezza al galleggiamento. La planata pero' e' possibile solo su scafi molto leggeri che possano sfruttare utilmente la spinta dinamica dell'acqua; in pratica si limita alle moderne derive che hanno una carena di forma adatta e sono costruite con materiali estremamente leggeri a parita' di resistenza con quelli che si usavano un tempo. Tra i progetti piu' interessanti de gli ultimi anni vi sono le carene plananti, che stanno rapidamente ottenendo una larga diffusione in tutto il mondo. Si tratta essenzialmente di scafi leggeri che, raggiungendo una elevata velocita' in condizioni particolari di vento e di mare, dove cominciano a sollevarsi superando la propria onda di prua, sostenuti dinamicamente dallo scafo.Scafi dislocanti.
Le barche a chiglia fissa planano raramente perche' il peso che da' loro stabilita' rende piu' difficile il poter superare la propria onda di prua. Questo tipo di barche si dice dislocanti. Per gli scafi a dislocamento la velocita' critica (corrispondente alla velocita' di un'onda che ha la stessa lunghezza della lunghezza al galleggiamento dell'imbarcazione) e' di circa 1 ,4 nodi per la radice quadrata della lunghezza al galleggiamento espressa in piedi. Una barca di m 7,60 al galleggiamento raggiunge i 6.7 nodi di velocita' critica ( 2,4 * rad(7.6) = 6.69 nodi), oltre la quale la resistenza totale all'avanzamento si incrementa notevolmente in funzione principalmente del peso, la sua velocità massima potra' variare tre i 9 e i 14 nodi ( 1.5 - 2 volte la velocita' critica).
Parametri di Forma e Funzione:
LFT Lunghezza Fuori Tutto
Con questo parametro si definisce la lunghezza massima di una imbarcazione. Durante la Progettazione la LFT va considerata in funzione delle misure di stazza della barca stessa
Il suo valore e' indice per la tassa di stazionamento e i costi portuali.
LG Lunghezza al Galleggiamento
Questa variabile e' indice della velocita' critica Vcr propria dell'imbarcazione (descritta maggiormente capitolo riguardante la fisica degli scafi), ed indicativamente della sua velocita' massima come proporzione della Vcr.
Pe Pescaggio
Con la variabile Pescaggio si definisce la misura che va dalla linea di galleggiamento al punto piu' basso dell'imbarcazione.
Il Pe e' funzione della navigabilita' intesa come la possibilita di spostarsi od ormeggiarsi su bassi fondali (talvolta i costi portuali dipendono anche dal pescaggio)
Un alto valore di questa variabile a parita' di larghezza e' indice di una maggiore resistenza indotta o di vortice, favorendo l'effetto di deriva che contrasta lo scarroccio.
b max Baglio massimo
Nelle imbarcazioni monocarena la larghezza massima e quindi il b Max. hanno funzione di aumentarne la stabilita' agendo in coppia col dislocamento.
Nei Multiscafi questa funzione viene risolta con la distanza tra gli scafi laterali relegando la larghezza degli scafi come funzione della resistenza di attrito all'avanzamento, un valore basso di b determina una maggiore finezza e quindi minore resistenza, va ricordato che comunque il volume immerso dello scafo sottovento quando gli altri sono emersi, corrisponde al dislocamento dell'imbarcazione stessa, e quindi gli scafi laterali se progettati insommergibili devono soddisfare ampiamente questo requisito.
TIPI DI SCAFO
Le forme di scafo comunemente adottate per tutti i piccoli velieri si suddividono inscafi a spigolo con fondo piatto, a doppio spigolo, a V e a sezione rotonda. Nella descrizione che segue, si ricordi che viene sempre considerata la forma dello scafo guardando la barca di prua e non come appare osservandola di fianco. Se si osserva di lato una barca tirata in secco il profilo e' praticamente simile, sia che si trattidi uno scafo con fondo piatto, a V , rotondo o a doppio spigolo.
Lo scafo a fondo piatto
Questo tipo di scafo e' consigliabile solo in acque protette ed e' im piegato soprattutto per le derive. Questo tipo di scafo viene adottato dalle imbarcazioni plananti, con un po' di onda ha tendenza a picchiare. Il suo maggior pregio e' la facilita' di costruzione, soprattutto se il fasciame e' posato trasversalmente invece che longitudinalmente.
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Lo scafo a spigolo vivo con fondo a V .
E' stabile, marino, e ha una buona tenuta di rotta , e di penetrazione, a parita' di volume in rapporto agli scafi a fondo piatto ha maggiore superficie bagnata[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Lo scafo a spigolo con fondo tondo .
E' piu' robusto e piu' armonioso esteticamente. In condizioni normali, non ha altrettanta stabilita' di uno scafo a V e a parita' di superficie velica sbanda di piu'. Se ne puo' tuttavia aumentare la stabilita' mediante un opportuno impiego di zavorra, o una riduzione di tela, o, naturalmente, una maggiore abilita' da parte del timoniere. E' uno scafo veloce, anche se resta da dimostrare che sui velieri di piccole dimensioni sia piu' veloce di uno scafo a V.
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Lo scafo a doppio spigolo
E' meno diffuso. In tutti i suoi elementi fondamentali e' simile a quello a V, e le sue caratteristiche sono anch'esse simili, ma e' piu' costoso come costruzione.[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Lo scafo tondo
Questo tipo di scafo richiede una maggiore tecnologia ed e' impiegato principalmente su barche realizzate su stampo, offre maggiore resistenza grazie alla forma concava, e minore superficie bagnata delle altre tipologie. E' possibile realizzare sia scafi plananti che dislocanti, lo si puo' considerare il piu' diffuso[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Scafi plananti
La condizione di planata si verifica quando, grazie alla spinta dell'acqua dovuta alla velocita', la barca riesce a "cavalcare" l'onda di prua, uscendo cosi' dalla sua onda, che costituisce la porzione piu' cospicua della resistenza all'avanzamento di uno scafo nell'acqua. In questa condizione , che in termini tecnici si dice di sostentamento dinamico, un natante, purche' provvisto di una propulsione sufficiente , puo' raggiungere velocita' pratica mente illimitate, mentre se resta imprigionato nel treno d'onda generato dal suo moto non puo' superare una velocita' ben precisa, che dipende dalla sua lunghezza al galleggiamento. La planata pero' e' possibile solo su scafi molto leggeri che possano sfruttare utilmente la spinta dinamica dell'acqua; in pratica si limita alle moderne derive che hanno una carena di forma adatta e sono costruite con materiali estremamente leggeri a parita' di resistenza con quelli che si usavano un tempo. Tra i progetti piu' interessanti de gli ultimi anni vi sono le carene plananti, che stanno rapidamente ottenendo una larga diffusione in tutto il mondo. Si tratta essenzialmente di scafi leggeri che, raggiungendo una elevata velocita' in condizioni particolari di vento e di mare, dove cominciano a sollevarsi superando la propria onda di prua, sostenuti dinamicamente dallo scafo.Scafi dislocanti.
Le barche a chiglia fissa planano raramente perche' il peso che da' loro stabilita' rende piu' difficile il poter superare la propria onda di prua. Questo tipo di barche si dice dislocanti. Per gli scafi a dislocamento la velocita' critica (corrispondente alla velocita' di un'onda che ha la stessa lunghezza della lunghezza al galleggiamento dell'imbarcazione) e' di circa 1 ,4 nodi per la radice quadrata della lunghezza al galleggiamento espressa in piedi. Una barca di m 7,60 al galleggiamento raggiunge i 6.7 nodi di velocita' critica ( 2,4 * rad(7.6) = 6.69 nodi), oltre la quale la resistenza totale all'avanzamento si incrementa notevolmente in funzione principalmente del peso, la sua velocità massima potra' variare tre i 9 e i 14 nodi ( 1.5 - 2 volte la velocita' critica).
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Oggi mi mandi in solluchero! Queste cose mi appassionano moltissimo. Ho una proposta, in questo periodo sto collaborando con un progettista francese al disegno di un day-sailer di 10m x 2.50m, se può interessare posso postare rendering e dati e vedere se piace e che modifiche farebbero gli slow-sailer (sempre tenendo presente che non mi posso allontanare troppo dalle richieste del committente)
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Volentieri.....visto il tempo schifoso oggi ho giocato con la matematica su alcuni piani di costruzione......Torsolo ha scritto:Oggi mi mandi in solluchero! Queste cose mi appassionano moltissimo. Ho una proposta, in questo periodo sto collaborando con un progettista francese al disegno di un day-sailer di 10m x 2.50m, se può interessare posso postare rendering e dati e vedere se piace e che modifiche farebbero gli slow-sailer (sempre tenendo presente che non mi posso allontanare troppo dalle richieste del committente)
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Ok, allora iniziamo con le richieste del committente:
Un day-sailer divertente di circa 10x2.50 (trasportabile in un container), peso non più di 2500Kg
Bella, con richiami alle barche classiche ma molto veloce, deve essere il giocattolo di chi ha già una barca grande (tipo wally) per andare in giro senza il marinaio
Manovrabile da una sola persona, anche issata e ammainata di gennaker
Interni eleganti, in cui si possa farsi un caffè e un pisolino, linea e velocità non devono sacrificare nulla agli interni
Scafo e coperta su stampo femmina (quindi considerare che la coperta deve essere "estraibile" dallo stampo)
Costo massimo al pubblico 100000 euri, quindi costi di produzione e attrezzatura intorno ai 38-40000.
I dati principali preliminari sono:
Lunghezza ft 10.10 m
lunghezza al galleggio 7.85 m
baglio max 2.54 m
larghezza galleggio 1.93 m
Dislocamento 2350 kg
zavorra 1000 kg
Canoe Draft 0.37 m
pescaggio 2.10 m
altezza albero 14.95 m
Randa 31.0 m² / 35.0 mq
Solent 20.0 m² / 20.0 mq
Spinnaker 80.0 m² / 80.0 mq
Superficie scafo 33mq (infusione)
Superficie coperta 25mq
2 Crocette 28gradi, senza paterazzo
E 3.8 m
P 12.7 m
I 11.3 m
J 3.4 m
Se interessano altri dati tipo polari o momenti di raddrizzamento o particolari tecnici di costruzione dimmi, a me interessa l'opinione, tenendo conto delle richieste di chi ha commissionato, cosa cambieresti? Cosa ti piace? Cosa non ti piace? Come posto i rendering
Un day-sailer divertente di circa 10x2.50 (trasportabile in un container), peso non più di 2500Kg
Bella, con richiami alle barche classiche ma molto veloce, deve essere il giocattolo di chi ha già una barca grande (tipo wally) per andare in giro senza il marinaio
Manovrabile da una sola persona, anche issata e ammainata di gennaker
Interni eleganti, in cui si possa farsi un caffè e un pisolino, linea e velocità non devono sacrificare nulla agli interni
Scafo e coperta su stampo femmina (quindi considerare che la coperta deve essere "estraibile" dallo stampo)
Costo massimo al pubblico 100000 euri, quindi costi di produzione e attrezzatura intorno ai 38-40000.
I dati principali preliminari sono:
Lunghezza ft 10.10 m
lunghezza al galleggio 7.85 m
baglio max 2.54 m
larghezza galleggio 1.93 m
Dislocamento 2350 kg
zavorra 1000 kg
Canoe Draft 0.37 m
pescaggio 2.10 m
altezza albero 14.95 m
Randa 31.0 m² / 35.0 mq
Solent 20.0 m² / 20.0 mq
Spinnaker 80.0 m² / 80.0 mq
Superficie scafo 33mq (infusione)
Superficie coperta 25mq
2 Crocette 28gradi, senza paterazzo
E 3.8 m
P 12.7 m
I 11.3 m
J 3.4 m
Se interessano altri dati tipo polari o momenti di raddrizzamento o particolari tecnici di costruzione dimmi, a me interessa l'opinione, tenendo conto delle richieste di chi ha commissionato, cosa cambieresti? Cosa ti piace? Cosa non ti piace? Come posto i rendering
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Io da architetto ragiono molto meglio sui disegni o rendering!!
ma la cosa si fa interessante!!
Torsolo tu sicuramente conosci Paolo Cori!!
ma la cosa si fa interessante!!
Torsolo tu sicuramente conosci Paolo Cori!!
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Certo che lo conosco. Forse un pò troppo "estremo" per i miei gusti Anche io vorrei farvi vedere i rendering ma non riesco a postarli, come faccio?
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Consco bene Paolo fin dai tempi del Rimini Rimini
Poi dopo anni ci siamo rivisti nel periodo di ultimazione e poi di modifiche del Canapone...
é stato anche a cena da me al ristorante che sarebbe poi il tuo ristorante adatto e personale
visto che si chiama
Taverna dei Velai
Poi dopo anni ci siamo rivisti nel periodo di ultimazione e poi di modifiche del Canapone...
é stato anche a cena da me al ristorante che sarebbe poi il tuo ristorante adatto e personale
visto che si chiama
Taverna dei Velai
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Si, Robertino me l'ha detto! Stiamo organizzando per venire a pranzo, appena finisce questo tsunami di regate concentrate in pochi giorni. Come posso postare i rendering?
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
io non sono bravo adare consigli tecnici sul pc
dovresti chiedere a llo Zingaro
in che formnato sono?
Prova cmq azichè inserirli sulla normale finestra che sta qui sotto.............prova a cliccare sotto la finestra anteprima e fare la procedura come quella di una normale foto
dovresti chiedere a llo Zingaro
in che formnato sono?
Prova cmq azichè inserirli sulla normale finestra che sta qui sotto.............prova a cliccare sotto la finestra anteprima e fare la procedura come quella di una normale foto
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
niente, non riesco a postare, per il momento ho messo i rendering sulla mia galleria personale, guarda se puoi vederli, altrimeni bisognerà aspettare lumi dallo Zingaro
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
visto il rendering
mi piace molto
capisco che deve essere ancora solo un abbozzo di rendering
mi mancala seduta per il timoniere
e come day cruiser io vorrei il pozzetto + comodo (+ lungo?)
il paramare a poppa è bello ma è poco pratico e inutile (credo)
mi piace molto
capisco che deve essere ancora solo un abbozzo di rendering
mi mancala seduta per il timoniere
e come day cruiser io vorrei il pozzetto + comodo (+ lungo?)
il paramare a poppa è bello ma è poco pratico e inutile (credo)
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
bifrak ha scritto:visto il rendering
mi piace molto
capisco che deve essere ancora solo un abbozzo di rendering
mi mancala seduta per il timoniere
e come day cruiser io vorrei il pozzetto + comodo (+ lungo?)
il paramare a poppa è bello ma è poco pratico e inutile (credo)
La seduta per il timoniere nonc'è, nel rendering con l'omino vedrai che potrà sedersi sul maramare, se non decideremo di mettere li il carrello della randa.
Il pozzetto e il paramare fanno parte del tipo di barca , deve avere particolari da barca classica, altrimenti si rientra in day cruiser che già esistono, tipo eryd , con il pozzetto aperto, tieni conto che a poppa del pozzetto ci stanno due persone stese, con eventuali materassini. Il paramare sarebbe aggiunto dopo, in legno, perchè altrimenti sarebbe difficile estrarlo dallo stampo ( e spiegare ad un operaio che deve andare a laminare in uno spazio così piccolo dello stampo)
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]
Innanzitutto ridurrei il bolzone del baglio della tughetta, poi la farei più squadrata come sulle barche classiche, poi modificherei lo slancio di poppa facendolo un filino più pronunciato , quindi con uno specchio di poppapiù piccolo.....darei maggiore slancio anche a prua,ridurrei anche il baglio della zona poppiera, potresti prendere spunto dai dragoni....;per quanto riguarda l'opera viva vorrei sapere se hai le equazioni......almeno riesco a svilupparmela analiticamente....
P.S.
Per inserire le foto vai sulla tua galleria e clicca su bbc della foto e poi su ok nella finestra che si opre, dopodichè clicca sul 16° pulsante da sinistra e nella finestrella inserisci l'url cliccandoci sopra col tasto destro del sorcetto e poi su ok.....foto inserita....
Innanzitutto ridurrei il bolzone del baglio della tughetta, poi la farei più squadrata come sulle barche classiche, poi modificherei lo slancio di poppa facendolo un filino più pronunciato , quindi con uno specchio di poppapiù piccolo.....darei maggiore slancio anche a prua,ridurrei anche il baglio della zona poppiera, potresti prendere spunto dai dragoni....;per quanto riguarda l'opera viva vorrei sapere se hai le equazioni......almeno riesco a svilupparmela analiticamente....
P.S.
Per inserire le foto vai sulla tua galleria e clicca su bbc della foto e poi su ok nella finestra che si opre, dopodichè clicca sul 16° pulsante da sinistra e nella finestrella inserisci l'url cliccandoci sopra col tasto destro del sorcetto e poi su ok.....foto inserita....
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Sul bolzone sono daccordo, in uno degli altri rendering dovrebbe già essere meno, però tieni conto che ciò che vedi non è la stampata ma un carter che copre le manovre che dall'albero escono direttamente sugli stopper del pozzetto che vedi in uno dei rendering, senza scorrere mai in coperta, compresa la scotta del fiocco. Quindi non potendo fare il bolzone di stampata troppo piatto ( ci sarebbero difficoltà e bestemmie per estrarlo dallo stampo ) il carter che lo copre , coprendo anche le manovre è un pò (troppo) "stondato". Daccordo anche sulla squadratura, ma anche li abbiamo dei limiti di stampo (purtroppo si parla di vetroresina), però provo a modificare e vediamo cosa viene fuori.
Le linee d'acqua.....la cosa più complessa......lo specchio di poppa è stata una lotta, secondo molti la vera bellezza di una barca è la poppa, quindi anche io lo avrei voluto più piccolo e slanciato, ma non si riesce a collegare uno specchio così a delle linee d'acqua plananti, con poppa larga su cui la parca può "sedersi" in planata. Abbiamo provato a farlo per giorni e questo è il meglio che siamo riusciti a fare. Il dragone è splendido ma a un'opera viva completamente diversa a cui collegare gli slanci .Tieni conto anche che, per limare sui prezzi, la chiglia è realizzata da uno scatolato d'acciaio di misure commerciali che deve sostenere un bel bulbo, visto che uno dei limiti era il baglio max da 2500mm, quindi bello spesso e lungo, che deve trovare una parte piatta di scafo a cui collegarsi senza troppi problemi di fresatura, anche questo condiziona un pò le linee. Altro problema di collegamento tra "antico" sopra e moderno sotto è il pescaggio dello scafo (il canoe draft) che deve essere tenuto basso ma senza "svasare" troppo le fiancate.
Lo scafo è disegnato con Maxsurf, su internet lo trovi in giro "crackato" nella versione 10, chiedo il permesso al mio amico francese (io mi occupo essenzialmente di armo, attrezzatura e linee di coperta , lui delle linee d'acqua) e ti mando il tutto, così puoi anche giocarci provando a modellare le linee d'acqua.
Le linee d'acqua.....la cosa più complessa......lo specchio di poppa è stata una lotta, secondo molti la vera bellezza di una barca è la poppa, quindi anche io lo avrei voluto più piccolo e slanciato, ma non si riesce a collegare uno specchio così a delle linee d'acqua plananti, con poppa larga su cui la parca può "sedersi" in planata. Abbiamo provato a farlo per giorni e questo è il meglio che siamo riusciti a fare. Il dragone è splendido ma a un'opera viva completamente diversa a cui collegare gli slanci .Tieni conto anche che, per limare sui prezzi, la chiglia è realizzata da uno scatolato d'acciaio di misure commerciali che deve sostenere un bel bulbo, visto che uno dei limiti era il baglio max da 2500mm, quindi bello spesso e lungo, che deve trovare una parte piatta di scafo a cui collegarsi senza troppi problemi di fresatura, anche questo condiziona un pò le linee. Altro problema di collegamento tra "antico" sopra e moderno sotto è il pescaggio dello scafo (il canoe draft) che deve essere tenuto basso ma senza "svasare" troppo le fiancate.
Lo scafo è disegnato con Maxsurf, su internet lo trovi in giro "crackato" nella versione 10, chiedo il permesso al mio amico francese (io mi occupo essenzialmente di armo, attrezzatura e linee di coperta , lui delle linee d'acqua) e ti mando il tutto, così puoi anche giocarci provando a modellare le linee d'acqua.
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
pensate al "Bona Fide"
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
bifrak ha scritto:pensate al "Bona Fide"
Perfetto Bifrak, perfetto!! Abbiamo "scopiazzato" la poppa del Bonafide......che fai leggi nel pensiero????????
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
a me piace il bona fide
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
la barca + moderna di cento anni fà
bifrak- Admin
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Un paio di idee.....dato che le manovre devono essere nascoste ( io non le vorrei mai, ma......) potreste realizzare il passaggio sottocoperta in apposiata cofanatura smontabile ( anzi no, chi vuole le scotte nascoste deve soffrire per la sostituzione ) e così saresti libero di giocare con la forma della tughetta.....il Dragone ha misure abbastanza simili, penso che un qualcosa si possa fare, ci sto ragionando....purtroppo disegno ancora a mano, sono allergico al CAD....prova ad immagginare l'opera viva del Dragone eliminando la chiglia e raccordando il tutto, verrebbe fuori poca superficie bagnata con fondo abbastanza piatto, ergo linea planante....adesso ho tutto in mente, se trovo i piani del Dragone ti fo un disegno....Torsolo ha scritto:Sul bolzone sono daccordo, in uno degli altri rendering dovrebbe già essere meno, però tieni conto che ciò che vedi non è la stampata ma un carter che copre le manovre che dall'albero escono direttamente sugli stopper del pozzetto che vedi in uno dei rendering, senza scorrere mai in coperta, compresa la scotta del fiocco. Quindi non potendo fare il bolzone di stampata troppo piatto ( ci sarebbero difficoltà e bestemmie per estrarlo dallo stampo ) il carter che lo copre , coprendo anche le manovre è un pò (troppo) "stondato". Daccordo anche sulla squadratura, ma anche li abbiamo dei limiti di stampo (purtroppo si parla di vetroresina), però provo a modificare e vediamo cosa viene fuori.
Le linee d'acqua.....la cosa più complessa......lo specchio di poppa è stata una lotta, secondo molti la vera bellezza di una barca è la poppa, quindi anche io lo avrei voluto più piccolo e slanciato, ma non si riesce a collegare uno specchio così a delle linee d'acqua plananti, con poppa larga su cui la parca può "sedersi" in planata. Abbiamo provato a farlo per giorni e questo è il meglio che siamo riusciti a fare. Il dragone è splendido ma a un'opera viva completamente diversa a cui collegare gli slanci .Tieni conto anche che, per limare sui prezzi, la chiglia è realizzata da uno scatolato d'acciaio di misure commerciali che deve sostenere un bel bulbo, visto che uno dei limiti era il baglio max da 2500mm, quindi bello spesso e lungo, che deve trovare una parte piatta di scafo a cui collegarsi senza troppi problemi di fresatura, anche questo condiziona un pò le linee. Altro problema di collegamento tra "antico" sopra e moderno sotto è il pescaggio dello scafo (il canoe draft) che deve essere tenuto basso ma senza "svasare" troppo le fiancate.
Lo scafo è disegnato con Maxsurf, su internet lo trovi in giro "crackato" nella versione 10, chiedo il permesso al mio amico francese (io mi occupo essenzialmente di armo, attrezzatura e linee di coperta , lui delle linee d'acqua) e ti mando il tutto, così puoi anche giocarci provando a modellare le linee d'acqua.
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Stessa idea, anche io volevo far passare sottocoperta le manovre.....bocciata dal committente perchè secondo lui le manovre bagnate portano umidità sottocoperta ....sic.
E' proprio il "raccordando il tutto" che è difficile da fare....verrebbero fuori scarsi volumi a poppa, inconciliabili con la planata, e un rollio ritmico con gennaker inconciliabile con l'uso previsto per il barco. Prova a mandarmi un disegno , magari offuscati dal cad non vediamo cose evidenti se disegnate a mano. Le barche più belle che coosco sono senza cad
E' proprio il "raccordando il tutto" che è difficile da fare....verrebbero fuori scarsi volumi a poppa, inconciliabili con la planata, e un rollio ritmico con gennaker inconciliabile con l'uso previsto per il barco. Prova a mandarmi un disegno , magari offuscati dal cad non vediamo cose evidenti se disegnate a mano. Le barche più belle che coosco sono senza cad
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
.....anche se è un'idea che non mi piace....arretrando un pochino il baglio massimo aumentano i volumi a poppa, posso allungare la LFT di una 50na di cm????....mi sto scaricandoun paio di software cad, vediamo se riesco a combinare qualcosa....un paio di idee non proprio cesse le ho, solo che ho paura venga fuori uno scafo duro di bolina.....Torsolo ha scritto:Stessa idea, anche io volevo far passare sottocoperta le manovre.....bocciata dal committente perchè secondo lui le manovre bagnate portano umidità sottocoperta ....sic.
E' proprio il "raccordando il tutto" che è difficile da fare....verrebbero fuori scarsi volumi a poppa, inconciliabili con la planata, e un rollio ritmico con gennaker inconciliabile con l'uso previsto per il barco. Prova a mandarmi un disegno , magari offuscati dal cad non vediamo cose evidenti se disegnate a mano. Le barche più belle che coosco sono senza cad
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Ho la stessa paura, arretrando il baglio riesci a tenere volume dietro e a stringere un pò la larghezza della poppa però perdi equilibrio di bolina, da sbandato hai delle linee non bellissime. Tieni anche presente che ho bisogno di un appoggio "piano" per il bulbo, devo contenere i costi in tutto per stare nei 100000 previsti di vendita al cliente finale, comprese le vele.
Se trovi scarica maxsurf, è complesso ma è quello che usano tutti, da Lombard a Ceccarelli , Felci, Juan K .....
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Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Adesso cerco maxsurf.....i 2 che ho scaricato sono peggio dell'aramaico per me....oltre ad arretrareil baglio si potrebbe svasare leggermente il volume della carena verso prua, ovviamente di poco altrimenti viene fuori la figlia di fantozzi, in questo modo si potrebbero aumentare gli slanci senza perdere volumi immersi e riducendo la superficie bagnata......mi sa che sto finendo nella formule di stazza delle SI
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
non riesco a trovare una versione free di maxsurf.......adesso pero' apriamo un nuovo 3d per questa barca.....hai un cd di maxsurf????.......
Re: Parametri di forma e tipi di scafo
Lo Zingaro ha scritto:Adesso cerco maxsurf.....i 2 che ho scaricato sono peggio dell'aramaico per me....oltre ad arretrareil baglio si potrebbe svasare leggermente il volume della carena verso prua, ovviamente di poco altrimenti viene fuori la figlia di fantozzi, in questo modo si potrebbero aumentare gli slanci senza perdere volumi immersi e riducendo la superficie bagnata......mi sa che sto finendo nella formule di stazza delle SI
non capisco cosa intendi per "svasare il volume della carena verso prua", tipo svasare le fiancate tenendo volume al centro? O aumentare di volumi la prua "gonfiandola"? Tieni conto che devo equilibrare i volumi altrimenti diminuisce il canoe draft e la barca tende a spiatellare. Se mi spieghi stanotte provo a farlo e ti posto il rendering.
No, il maxsurf che ho io è con chiavetta software, però il mio socio fa i corsi per imparare ad usarlo sia al master in yacht design dell'università di Milano sia a Venezia e mi dice che gli studenti hanno tutti una versione crackata che trovano su internet, la versione 10 (io ho la 15) che funziona benissimo per le barche a vela. Faccio chiedere lumi e ti dico
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