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Dopo una bella odissea con le macchine in avaria......
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GENOVA - Potrebbero tornare presto a casa i 21 marinai della Jolly Amaranto, di cui 16 italiani, sbarcati nella notte al porto di Alessandria d'Egitto dopo che la nave si e' arenata durante l'ingresso in porto, mentre veniva trainata dai rimorchiatori dello scalo marittimo. Se dai controlli risultasse infatti che il mercantile non e' idoneo alla navigazione c'e' la possibilita' che gli uomini vengano fatti rientrare. Ma allo stato questa rimane un'ipotesi. E se i marinai sono tutti sani e salvi, una vittima di questa infinita odissea della nave mercantile della compagnia ''Ignazio Messina'' e' il cane Athos, la mascotte, che non volendo rinunciare alla sua cuccia in sala macchine si e' lanciato per tornare a bordo mentre era gia' sul rimorchiatore. Mentre Athos annaspava, affondando tra le onde provocate dalle potenti eliche dei motori, un marinaio si e' lanciato per salvarlo, ma e' stato soccorso perche' a sua volta rischiava di annegare.
In queste ore la ''Ignazio Messina'' ha dato mandato alla compagnia olandese Smit Salvage B.V. di occuparsi delle operazioni della messa in sicurezza della nave mercantile, assieme alle autorita' marittime egiziane e si sta valutando il percorso da intraprendere. Intanto si cerca anche di ricostruire con chiarezza la dinamica di quanto avvenuto nel canale di accesso al porto. Secondo l'amministratore delegato della ''Ignazio Messina'' Andrea Gais la nave (con i motori in avaria), non sarebbe stata tenuta ben allineata al centro del canale di accesso al porto dai rimorchiatori dello scalo marittimo che l'avevano presa in consegna. Avrebbe percio' scarrocciato verso sinistra rispetto al senso di marcia, e per questo motivo avrebbe urtato, forse, contro degli scogli, che presumibilmente hanno aperto una falla. Ieri sera la Jolly Amaranto aveva raggiunto l'area portuale di Alessandria d'Egitto intorno alle 20.
Lo scalo marittimo era chiuso per il maltempo e l'autorita' non dava l'ok per l'attracco in banchina per ragioni di sicurezza, ma il disco verde e' arrivato quando il porto ha riaperto per permettere l'ingresso ad una nave militare. Era circa la mezzanotte quando la nave e' stata agganciata da due rimorchiatori dello scalo, uno a prua e uno a poppa, con un terzo rimorchiatore in assistenza. E per maggior sicurezza, data la difficolta' dell'operazione, due piloti sono saliti a bordo della Jolly Amaranto. La nave e' stata cosi' avviata verso il terminal vero e proprio, passando attraverso un canale di accesso. Durante questa fase, alle 1.10 il comandante della Jolly Amaranto Federico Gatto ha sentito due colpi sotto lo scafo e subito dopo - secondo il racconto dell'armatore - il rimorchiatore di prua e' entrato in avaria. La nave si e' arenata ed ha cominciato ad imbarcare acqua nelle stive. Il mercantile ha poi iniziato ad inclinarsi, sbandando di 10 gradi su un fianco. L'equipaggio e' stato sbarcato e messo in sicurezza sui rimorchiatori intorno alle 3. A bordo in quella fase sono rimasti il comandante ed il primo ufficiale di coperta. Ma dato che la nave continuava ad inclinarsi anche loro sono sbarcati stamani alle 5:25.
In queste ore la ''Ignazio Messina'' ha dato mandato alla compagnia olandese Smit Salvage B.V. di occuparsi delle operazioni della messa in sicurezza della nave mercantile, assieme alle autorita' marittime egiziane e si sta valutando il percorso da intraprendere. Intanto si cerca anche di ricostruire con chiarezza la dinamica di quanto avvenuto nel canale di accesso al porto. Secondo l'amministratore delegato della ''Ignazio Messina'' Andrea Gais la nave (con i motori in avaria), non sarebbe stata tenuta ben allineata al centro del canale di accesso al porto dai rimorchiatori dello scalo marittimo che l'avevano presa in consegna. Avrebbe percio' scarrocciato verso sinistra rispetto al senso di marcia, e per questo motivo avrebbe urtato, forse, contro degli scogli, che presumibilmente hanno aperto una falla. Ieri sera la Jolly Amaranto aveva raggiunto l'area portuale di Alessandria d'Egitto intorno alle 20.
Lo scalo marittimo era chiuso per il maltempo e l'autorita' non dava l'ok per l'attracco in banchina per ragioni di sicurezza, ma il disco verde e' arrivato quando il porto ha riaperto per permettere l'ingresso ad una nave militare. Era circa la mezzanotte quando la nave e' stata agganciata da due rimorchiatori dello scalo, uno a prua e uno a poppa, con un terzo rimorchiatore in assistenza. E per maggior sicurezza, data la difficolta' dell'operazione, due piloti sono saliti a bordo della Jolly Amaranto. La nave e' stata cosi' avviata verso il terminal vero e proprio, passando attraverso un canale di accesso. Durante questa fase, alle 1.10 il comandante della Jolly Amaranto Federico Gatto ha sentito due colpi sotto lo scafo e subito dopo - secondo il racconto dell'armatore - il rimorchiatore di prua e' entrato in avaria. La nave si e' arenata ed ha cominciato ad imbarcare acqua nelle stive. Il mercantile ha poi iniziato ad inclinarsi, sbandando di 10 gradi su un fianco. L'equipaggio e' stato sbarcato e messo in sicurezza sui rimorchiatori intorno alle 3. A bordo in quella fase sono rimasti il comandante ed il primo ufficiale di coperta. Ma dato che la nave continuava ad inclinarsi anche loro sono sbarcati stamani alle 5:25.
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