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METEO su internet
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METEO su internet
In rete vi è un'ampia scelta di fonti, quasi tutte eccellenti, per ottenere informazioni meteorologiche.
Vi segnalo i siti che, personalmente, ritengo fra i più utili e completi; quelli che consulto SEMPRE in fase di pianificazione :
Carte di analisi al suolo e in quota:
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Campi di vento (mari italiani) :
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Windfinder (tenere sott'occhio il vento):
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Anamnesi e forecast grafiche:
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Meteo istituzionale (AMI) :
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METAR e TAF (in codice, utilizzati in navigazione aerea):
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Meteo Semplice:
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METEOSAT (anche animato) - ESSENZIALE PER UN'ANALISI COMPLETA
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(in questo ci sono tante cosette succulente, come questa : [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] )
EUROMETEO - Sito piuttosto completo
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Animazione Meteosat (SAT24)
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Ottimo sito per sinottica oceanica
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Vi segnalo, inoltre, un ottimo servizio (gratuito) per ottenere i file grib, con software che li decodifica e li presenta graficamente :
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BV!
Captain Blood
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Captain Blood
Ultima modifica di CptBlood il Gio Gen 20, 2011 8:15 pm - modificato 8 volte.
Ospite- Ospite
Alcune istruzioni per determinare la direzione e l'intensità del vento, partendo da una carta sinottica al suolo
Do per scontato che tutti conoscano le isobare, i sistemi e i tipi barici (depressioni, anticicloni, saccature, selle , promontori, ecc.), e la legge di Buys-Ballot.
Brevemente, ricordo che il vento "geostrofico" (che risente quindi delle differenze di pressione e della forza di Coriolis) scorre parallelo alle isobare. Il vento in superficie (marina) risulta ridotto di circa il 40% rispetto al vento geostrofico e ruota di circa 20° VERSO il centro depressionario, o AL DI FUORI di un centro anticiclonico.
Un esempio (ESAGERATO) delle direzioni del vento nei campi di Alta e Bassa pressione relativi all'emisfero BOREALE (in quello Australe è tutto al contrario):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Sulle carte inglesi (meteoffice) viene riportata una tabella di facilissimo utilizzo che consente di determinare l'intensità del vento a partire dalla distanza delle isobare (distanziate di 4 hPa) nella zona prescelta.
Basterà, quindi, prendere il 60% del valore ottenuto per ottenere un dato grezzo del vento di superficie.
A questo dato occorre apportare alcune correzioni:
1) Correzione curvatura delle isobare:
Se ci troviamo in una zona CICLONICA ove le isobare presentano una curvatura accentuata -> sottrarre 5 nodi
Se si tratta di una zona ANTICICLONICA con curvatura accentuata -> aggiungere 5 nodi
2) Correzione di stabilità:
Se ci troviamo in aria stabile (ad esempio, nel settore caldo delle depressioni) -> sottrarre 5 nodi;
in aria instabile (fronti freddi da mare, o venti di NW dietro i fronti freddi) -> aggiungere 5 nodi;
Quest'ultima correzione può arrivare anche a + 10 nodi nel caso in cui vi sia una sostanziale differenza di temperatura fra zona di terra e zona di mare (è il caso, ad esempio, del vento di gradiente aggiunto alla brezza).
Per trarre i valori di intensità del vento dalle carte italiane, francesi o tedesche, ove le isobare tracciate si distanziano di 5 hPa, fare riferimento alle tabelle che allego.
Buon divertimento!
Captain Blood
Brevemente, ricordo che il vento "geostrofico" (che risente quindi delle differenze di pressione e della forza di Coriolis) scorre parallelo alle isobare. Il vento in superficie (marina) risulta ridotto di circa il 40% rispetto al vento geostrofico e ruota di circa 20° VERSO il centro depressionario, o AL DI FUORI di un centro anticiclonico.
Un esempio (ESAGERATO) delle direzioni del vento nei campi di Alta e Bassa pressione relativi all'emisfero BOREALE (in quello Australe è tutto al contrario):
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Basterà, quindi, prendere il 60% del valore ottenuto per ottenere un dato grezzo del vento di superficie.
A questo dato occorre apportare alcune correzioni:
1) Correzione curvatura delle isobare:
Se ci troviamo in una zona CICLONICA ove le isobare presentano una curvatura accentuata -> sottrarre 5 nodi
Se si tratta di una zona ANTICICLONICA con curvatura accentuata -> aggiungere 5 nodi
2) Correzione di stabilità:
Se ci troviamo in aria stabile (ad esempio, nel settore caldo delle depressioni) -> sottrarre 5 nodi;
in aria instabile (fronti freddi da mare, o venti di NW dietro i fronti freddi) -> aggiungere 5 nodi;
Quest'ultima correzione può arrivare anche a + 10 nodi nel caso in cui vi sia una sostanziale differenza di temperatura fra zona di terra e zona di mare (è il caso, ad esempio, del vento di gradiente aggiunto alla brezza).
Per trarre i valori di intensità del vento dalle carte italiane, francesi o tedesche, ove le isobare tracciate si distanziano di 5 hPa, fare riferimento alle tabelle che allego.
Buon divertimento!
Captain Blood
- File allegati
Ultima modifica di CptBlood il Sab Gen 08, 2011 11:18 am - modificato 4 volte.
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
grazie capitano
memorizzati tra i preferiti
hai visto il barometro barogarfo che mi sono preso?
ha anche l'allrme acustico per i salti di pressione!
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hai visto il barometro barogarfo che mi sono preso?
ha anche l'allrme acustico per i salti di pressione!
bifrak- Admin
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Re: METEO su internet
bifrak ha scritto:grazie capitano
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hai visto il barometro barogarfo che mi sono preso?
ha anche l'allrme acustico per i salti di pressione!
Ho visto, ho visto che Babbo Natale ti ha fatto una bella sorpresa
Ospite- Ospite
LE CARTE IN QUOTA
Premetto che tutto ciò che state per leggere è una estrema esemplificazione. La meteorologia è assai più complicata della mia semplice trattazione.
Le carte in quota
Quando “scarichiamo” una carta di analisi al suolo, essa ci racconta la situazione dei campi barici relativi allo strato della troposfera (dal greco tropòs, cambiamento) a contatto con la superficie del pianeta. La carta ci fornisce moltissime informazioni, tutte essenziali per comprendere la situazione meteo della zona che ci interessa. Tuttavia, essa non è sufficiente a comprendere l'evoluzione dei fenomeni meteorologici.
Tengo a precisare che tutta questa trattazione riguarda lo studio della meteo al di fuori delle zone tropicali, in quanto in esse non si può applicare la regola di Buys-Ballot, ed in genere ci si affida alla regolarità degli alisei. Quindi, tutto ciò di cui parlo riguarda le zone a nord di 20°N e, specularmente (ma i sensi di rotazione sono opposti), le zone a sud di 20°S.
Dicevo, quindi, che le carte in quota sono uno strumento eccellente per farsi un'idea dell'evoluzione dei fenomeni meteorologi. Le carte utilizzate sono principalmente quelle a 300 hPa (circa 9100m), quelle a 500 hPa (circa 5500m) e quelle a 850 hPa (circa 1500m).
Apriamo una parentesi: cosa sono gli hPa?
Si tratta dell'etto pascal, un'unità di misura equivalente ai millibar.
Il pascal (simbolo: Pa) è un'unità di misura derivata del Sistema internazionale. Il pascal è l'unità di misura della pressione, è equivalente a un newton su metro quadrato (N/m²).
1 hPa = 100 Pa = 1 mbar
La pressione atmosferica viene misurata in millibar, ma oggigiorno si parla sempre più spesso di hPa, e in atmosfera standard (come unità di riferimento, ISA) si è stabilito che la pressione atmosferica sia 1013,2 mb (o hPa). Dal momento che il gradiente teorico di pressione con la quota varia di 1 hPa ogni 27 piedi (circa 8,23 metri), è facile intuire che 500 hPa riguardano, in aria standard:
1013,2 – 500 = 513,2 hPa di differenza
513,2 * 8,23 = 4.223,636 metri di quota;
Questo gradiente interessa i primi 3 / 4.000 metri, ove segue un andamento lineare. Dopodiché, la pressione scende a ritmi più elevati. Inoltre tutto questo è puramente teorico; infatti nella troposfera reale, questi dati sono piuttosto dilatati in base alle caratteristiche intrinseche delle masse d'aria (ad esempio, una massa d'aria più calda è più leggera, e il suo gradiente di pressione sarà di gran lunga più alto dei teorici 8,23 metri per millibar). In effetti, la carta dei 500 hPa si attesta su una media di circa 5.500 metri, come scritto poc'anzi.
Per inciso, esiste anche un gradiente termico verticale che, sempre in aria standard (ISA), viene stabilito come 2°C ogni 1.000 piedi.
Torniamo alle carte in quota, cercando di non spaventarci con i termini astrusi.
Sappiamo tutti che le carte di analisi al suolo sono “tatuate” da linee sinuose che congiungono tutti i punti di egual (ISO) pressione (BARE). Esse delineano i contorni delle conformazioni bariche a noi note. Le carte in quota, invece, dal momento che si riferiscono ad un preciso valore di pressione, mostreranno altre linee sinuose che indicano i punti di egual (ISO) quota (IPSE) , relativi alla pressione prescelta. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio la carta a 500 hPa. In essa si avranno sempre quelle conformazioni bariche che noi conosciamo, ma le linee identificano le diverse quote alle quali si registra la pressione di 500 hPa!
Si tratta di una vera e propria carta topografica ove si misura l'altezza di una superficie isobarica (quella dei 500 hPa, nel nostro caso).
Ora, queste quote sono espresse in decametri e sono in genere spaziate di 4 in 4 decametri. Così, si avrà, ad esempio, l'isoipsa 546 che unirà tutti i punti nei quali si riscontra la pressione di 500 hPa alla quota di 5460 m, oppure l'isoipsa 521 per i punti ove la pressione è 500 hPa alla quota di 5210 m, e così via.
Esempio di carta in quota:
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Anche nelle carte in quota esistono i punti H e L, ma si tratta dei punti ove la pressione di riferimento è più alta in quota, e più bassa rispettivamente. Anche per l'interpretazione di tali carte vale la legge di Buys-Ballot, e nell'emisfero nord il vento circola lungo le isoipse lasciando gli avvallamenti alla sua sinistra. Inoltre, anche qui vale la regola della vicinanza delle linee: più le isoipse sono ravvicinate, più forte sarà il vento.
Non vi spaventate dai valori del vento rappresentati su tali carte: a quelle quote il vento non risente dell'attrito con il suolo e difficilmente soffia a meno di 30/35 nodi, mentre è molto facile osservare getti da 60, 70 nodi e oltre. Più forte è il vento in quota, più probabile è un'evoluzione del tempo, relativamente ai forti contrasti termici.
Ma come interpretare queste carte? Ecco alcune istruzioni per l'uso, tenendo a mente che esse vanno SEMPRE consultate avendo a portata di mano la carta di analisi al suolo relativa allo stesso orario. Ciò che segue vale per l'emisfero boreale. Nell'emisfero australe vale l'esatto speculare:
1) Per quanto riguarda le depressioni in fase evolutiva, esse si riconoscono facilmente dal fatto che i centri di bassa pressione in quota sono spostate, rispetto ai centri di bassa in superficie, verso NW. Se ciò accade si può supporre che esse sono in una fase di approfondimento e spostamento.
2) I fenomeni anticiclonici, invece, sono caratterizzati da centri barici di alta in quota spostati verso SW rispetto ai centri di alta in superficie.
Tali fenomeni (depressioni o anticicloni) si spostano nella direzione del vento a 500 hPa con una velocità di circa ½ del vento in quota. Come già anticipato, i venti forti in quota indicano importanti evoluzioni, e se essi si trovano al di sopra di una depressione allora sarà quasi certo che essa di approfondirà ed acquisterà potenza. Tale fenomeno è facilmente spiegabile con il fatto che il forte vento in quota, per via dell'effetto venturi, favorisce l'innalzamento dell'aria dagli strati inferiori, pertanto aumenta ed alimenta la ciclo genesi. Le cosiddette isolinee indicheranno uno spostamento veloce (come già detto, metà della velocità del vento in quota) allorché esse presentano curvature deboli. Viceversa, quando le isolinee presentano curvature importanti, i fenomeni sono stazionari o in leggero spostamento.
Nel caso delle depressioni, quando si noterà che il centro di bassa pressione in quota tende a coincidere con il centro di bassa in superficie, allora si potrà supporre che il fenomeno è in fase di stanca. In termini tecnici è in fase di occlusione: il fronte freddo ha raggiunto il fronte caldo creando un fronte occluso e la perturbazione diviene stazionaria ed è prossima all'esaurimento.
Ma tutto ciò non basta. Molto spesso, sulle carte in quota, vengono anche indicate altre linee che uniscono i punti di egual (ISO) temperatura (TERME). Esse sono assai importanti perché ci danno un'idea precisa di quali possono essere gli scambi termici delle masse d'aria. In linea generale, bisogna tener presente che più le isoterme sono parallele alle isoipse, più limitata sarà l'evoluzione del tempo, mentre quando le isoterme intersecano le isoipse si potrà immaginare una forte evoluzione dei fenomeni meteorologi.
Altra importantissimi “tipi” barici da tenere sott'occhio sulle carte in quota sono i cosiddetti thalweg, o saccature e le dorsali. Brevemente vi dico che queste saccature non sono altro che zone in cui la bassa pressione si insinua come fosse una valle, un thalweg appunto. Le dorsali, invece, sono assimilabili ai pendii delle montagne, zone ove la pressione sale.
Queste sono semplici regole che interessano i thalweg e le dorsali:
1) La saccatura in quota che risulta spostata rispetto alla depressione in superficie indica un approfondimento di quest'ultima;
2) se la saccatura scende di latitudine, la depressione si intensifica; se sale, si affievolisce;
3) la saccatura in quota che si chiude a formare una depressione chiusa in quota indica che la depressione stessa è matura: ci si aspetta un affievolimento nelle prossime ore;
4) la saccatura in quota che staziona sopra la depressione in superficie indica che la stessa arresterà il suo cammino, colmandosi;
5) la dorsale che sale di latitudine indicherà un intensificarsi dell'alta pressione; il contrario se scende di latitudine.
Nella prossima puntata, parlerò della ciclo genesi.
Le carte in quota
Quando “scarichiamo” una carta di analisi al suolo, essa ci racconta la situazione dei campi barici relativi allo strato della troposfera (dal greco tropòs, cambiamento) a contatto con la superficie del pianeta. La carta ci fornisce moltissime informazioni, tutte essenziali per comprendere la situazione meteo della zona che ci interessa. Tuttavia, essa non è sufficiente a comprendere l'evoluzione dei fenomeni meteorologici.
Tengo a precisare che tutta questa trattazione riguarda lo studio della meteo al di fuori delle zone tropicali, in quanto in esse non si può applicare la regola di Buys-Ballot, ed in genere ci si affida alla regolarità degli alisei. Quindi, tutto ciò di cui parlo riguarda le zone a nord di 20°N e, specularmente (ma i sensi di rotazione sono opposti), le zone a sud di 20°S.
Dicevo, quindi, che le carte in quota sono uno strumento eccellente per farsi un'idea dell'evoluzione dei fenomeni meteorologi. Le carte utilizzate sono principalmente quelle a 300 hPa (circa 9100m), quelle a 500 hPa (circa 5500m) e quelle a 850 hPa (circa 1500m).
Apriamo una parentesi: cosa sono gli hPa?
Si tratta dell'etto pascal, un'unità di misura equivalente ai millibar.
Il pascal (simbolo: Pa) è un'unità di misura derivata del Sistema internazionale. Il pascal è l'unità di misura della pressione, è equivalente a un newton su metro quadrato (N/m²).
1 hPa = 100 Pa = 1 mbar
La pressione atmosferica viene misurata in millibar, ma oggigiorno si parla sempre più spesso di hPa, e in atmosfera standard (come unità di riferimento, ISA) si è stabilito che la pressione atmosferica sia 1013,2 mb (o hPa). Dal momento che il gradiente teorico di pressione con la quota varia di 1 hPa ogni 27 piedi (circa 8,23 metri), è facile intuire che 500 hPa riguardano, in aria standard:
1013,2 – 500 = 513,2 hPa di differenza
513,2 * 8,23 = 4.223,636 metri di quota;
Questo gradiente interessa i primi 3 / 4.000 metri, ove segue un andamento lineare. Dopodiché, la pressione scende a ritmi più elevati. Inoltre tutto questo è puramente teorico; infatti nella troposfera reale, questi dati sono piuttosto dilatati in base alle caratteristiche intrinseche delle masse d'aria (ad esempio, una massa d'aria più calda è più leggera, e il suo gradiente di pressione sarà di gran lunga più alto dei teorici 8,23 metri per millibar). In effetti, la carta dei 500 hPa si attesta su una media di circa 5.500 metri, come scritto poc'anzi.
Per inciso, esiste anche un gradiente termico verticale che, sempre in aria standard (ISA), viene stabilito come 2°C ogni 1.000 piedi.
Torniamo alle carte in quota, cercando di non spaventarci con i termini astrusi.
Sappiamo tutti che le carte di analisi al suolo sono “tatuate” da linee sinuose che congiungono tutti i punti di egual (ISO) pressione (BARE). Esse delineano i contorni delle conformazioni bariche a noi note. Le carte in quota, invece, dal momento che si riferiscono ad un preciso valore di pressione, mostreranno altre linee sinuose che indicano i punti di egual (ISO) quota (IPSE) , relativi alla pressione prescelta. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio la carta a 500 hPa. In essa si avranno sempre quelle conformazioni bariche che noi conosciamo, ma le linee identificano le diverse quote alle quali si registra la pressione di 500 hPa!
Si tratta di una vera e propria carta topografica ove si misura l'altezza di una superficie isobarica (quella dei 500 hPa, nel nostro caso).
Ora, queste quote sono espresse in decametri e sono in genere spaziate di 4 in 4 decametri. Così, si avrà, ad esempio, l'isoipsa 546 che unirà tutti i punti nei quali si riscontra la pressione di 500 hPa alla quota di 5460 m, oppure l'isoipsa 521 per i punti ove la pressione è 500 hPa alla quota di 5210 m, e così via.
Esempio di carta in quota:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Anche nelle carte in quota esistono i punti H e L, ma si tratta dei punti ove la pressione di riferimento è più alta in quota, e più bassa rispettivamente. Anche per l'interpretazione di tali carte vale la legge di Buys-Ballot, e nell'emisfero nord il vento circola lungo le isoipse lasciando gli avvallamenti alla sua sinistra. Inoltre, anche qui vale la regola della vicinanza delle linee: più le isoipse sono ravvicinate, più forte sarà il vento.
Non vi spaventate dai valori del vento rappresentati su tali carte: a quelle quote il vento non risente dell'attrito con il suolo e difficilmente soffia a meno di 30/35 nodi, mentre è molto facile osservare getti da 60, 70 nodi e oltre. Più forte è il vento in quota, più probabile è un'evoluzione del tempo, relativamente ai forti contrasti termici.
Ma come interpretare queste carte? Ecco alcune istruzioni per l'uso, tenendo a mente che esse vanno SEMPRE consultate avendo a portata di mano la carta di analisi al suolo relativa allo stesso orario. Ciò che segue vale per l'emisfero boreale. Nell'emisfero australe vale l'esatto speculare:
1) Per quanto riguarda le depressioni in fase evolutiva, esse si riconoscono facilmente dal fatto che i centri di bassa pressione in quota sono spostate, rispetto ai centri di bassa in superficie, verso NW. Se ciò accade si può supporre che esse sono in una fase di approfondimento e spostamento.
2) I fenomeni anticiclonici, invece, sono caratterizzati da centri barici di alta in quota spostati verso SW rispetto ai centri di alta in superficie.
Tali fenomeni (depressioni o anticicloni) si spostano nella direzione del vento a 500 hPa con una velocità di circa ½ del vento in quota. Come già anticipato, i venti forti in quota indicano importanti evoluzioni, e se essi si trovano al di sopra di una depressione allora sarà quasi certo che essa di approfondirà ed acquisterà potenza. Tale fenomeno è facilmente spiegabile con il fatto che il forte vento in quota, per via dell'effetto venturi, favorisce l'innalzamento dell'aria dagli strati inferiori, pertanto aumenta ed alimenta la ciclo genesi. Le cosiddette isolinee indicheranno uno spostamento veloce (come già detto, metà della velocità del vento in quota) allorché esse presentano curvature deboli. Viceversa, quando le isolinee presentano curvature importanti, i fenomeni sono stazionari o in leggero spostamento.
Nel caso delle depressioni, quando si noterà che il centro di bassa pressione in quota tende a coincidere con il centro di bassa in superficie, allora si potrà supporre che il fenomeno è in fase di stanca. In termini tecnici è in fase di occlusione: il fronte freddo ha raggiunto il fronte caldo creando un fronte occluso e la perturbazione diviene stazionaria ed è prossima all'esaurimento.
Ma tutto ciò non basta. Molto spesso, sulle carte in quota, vengono anche indicate altre linee che uniscono i punti di egual (ISO) temperatura (TERME). Esse sono assai importanti perché ci danno un'idea precisa di quali possono essere gli scambi termici delle masse d'aria. In linea generale, bisogna tener presente che più le isoterme sono parallele alle isoipse, più limitata sarà l'evoluzione del tempo, mentre quando le isoterme intersecano le isoipse si potrà immaginare una forte evoluzione dei fenomeni meteorologi.
Altra importantissimi “tipi” barici da tenere sott'occhio sulle carte in quota sono i cosiddetti thalweg, o saccature e le dorsali. Brevemente vi dico che queste saccature non sono altro che zone in cui la bassa pressione si insinua come fosse una valle, un thalweg appunto. Le dorsali, invece, sono assimilabili ai pendii delle montagne, zone ove la pressione sale.
Queste sono semplici regole che interessano i thalweg e le dorsali:
1) La saccatura in quota che risulta spostata rispetto alla depressione in superficie indica un approfondimento di quest'ultima;
2) se la saccatura scende di latitudine, la depressione si intensifica; se sale, si affievolisce;
3) la saccatura in quota che si chiude a formare una depressione chiusa in quota indica che la depressione stessa è matura: ci si aspetta un affievolimento nelle prossime ore;
4) la saccatura in quota che staziona sopra la depressione in superficie indica che la stessa arresterà il suo cammino, colmandosi;
5) la dorsale che sale di latitudine indicherà un intensificarsi dell'alta pressione; il contrario se scende di latitudine.
Nella prossima puntata, parlerò della ciclo genesi.
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
Ottimo post, appena mi ridanno il PC do vita ad una sezione apposita di cui sarai responsabile......voglio evitare che post cosi' importanti si perdano.....
Re: METEO su internet
Siamo noi a doverti ringraziare.....CptBlood ha scritto:Grazie, Ste....mi ci dedico con passione
Depressioni, evoluzione con le carte in quota
N.B. : Trattazione inerente all'emisfero boreale; per quello australe vale l'esatto speculare.
Le carte a 500 hPa e a 850 hPa ci aiutano a determinare, come abbiamo visto, l'evoluzione dei fenomeni meteorologi. In particolare, con l'ausilio di esse possiamo stabilire quando si sta per creare una depressione, oppure a che punto della sua vita si trova. Molto importante rimane, ovviamente, l'utilizzo anche delle foto satellitari che ci permettono di notare direttamente la circolazione delle masse d'aria, nonché la posizione dei fronti.
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Prologo:
Sulla carta a 500 hPa notiamo alcune particolarità.
Masse d'aria di diversa temperatura scorrono l'una accanto all'altra. Le isoterme intersecano le isoipse con un angolo accentuato, segno di scambi termici di una certa intensità con avvezioni calde e fredde che favoriscono l'approfondimento depressionario. Guarda caso, nella carta al suolo notiamo che proprio in quella zona c'è un centro di bassa.
Il fronte freddo associato a tale zona inizia una sinuosa forma ad S.
La miccia è innescata.
Genesi di una depressione:
Osserviamo l'esistenza di una zona di bassa pressione in superficie (carta di analisi al suolo). Noteremo sulla carta in quota (es. 500 hPa) l'esistenza di una zona L spostata verso NW, venti piuttosto sostenuti (nel nostro caso venti dal IV o III quadrante) sopra il centro depressionario della carta al suolo, formazione di fronti freddo e caldo (quello freddo a ponente rispetto a quello caldo) che si presentano piuttosto aperti, il cui vertice si incontra sul centro depressionario. Inizia ad apparire un thalweg, il cui asse si orienta a SSW, ove la massima velocità del vento si misura a monte di esso.
Il motore è in moto.
Adolescenza e sviluppo di una depressione:
Il centro di bassa in quota si avvicina leggermente al centro di bassa in superficie. E' sempre spostato a NW rispetto alla bassa in superficie, mentre la saccatura in quota diviene più marcata e il suo asse resta orientato verso SSW. I fronti freddo e caldo sono sempre piuttosto divaricati e il punto d'incontro coincide sempre con il centro depressionario. Continuano i venti sostenuti in quota, proprio sopra il centro di bassa in superficie. La depressione si muove nella direzione delle isobare nel settore caldo (l'area fra il fronte caldo e il fronte freddo), generalmente verso il I quadrante. La sua velocità si attesta a circa 0,8 volte la velocità del vento geostrofico del settore caldo. In soldoni, per sapere a che velocità si sposta il centro depressionario, notate il vento sulla carta al suolo a ponente del fronte caldo, poi prendere l'80% di quel valore et voilà. Noterete che, in genere, le depressioni si spostano a circa 20/30 nodi di velocità.
Nembostrati lungo il fronte caldo con precipitazioni e cumulonembi in corrispondenza del fronte freddo, che innalza aria più calda incuneandosi sotto di essa. All'arrivo del fronte freddo, il vento accelera con raffiche e ruota verso il IV quadrante.
Depressioni adulte:
Il fronte freddo si avvicina a quello caldo, rimanendo comunque scostato. Il tipo barico sulla carta al suolo è decisamente concentrico, il centro di bassa si scosta leggermente dal punto di incontro dei fronti. Le isoipse della carta in quota si orientano sempre più, “scimmiottando” le isobare della carta al suolo. La depressione entra nella sua fase di occlusione. Ma l'asse del thalweg è sempre orientato verso SSW e a monte di esso i venti rimangono sostenuti. La traslazione della depressione continua a minor velocità, ma essa continuerà ad approfondirsi.
Invecchiamento:
Il centro di bassa in quota è sovrapposto a quello di bassa al suolo. La depressione rallenta ancora, mentre il suo centro si scosta ancor di più dal punto d'incontro dei fronti. La zona centrale si allarga e al suo interno cala il vento. Le nuvole, nella zona centrale, si arrotolano a spirale. Il fronte freddo raggiunge quello caldo e l'asse della saccatura ruota verso SSE. I venti più forti sono ora a valle del thalweg. La depressione comincia a colmarsi.
Il fronte freddo raggiungerà, poi, il fronte caldo creando un fronte occluso. La depressione si esaurisce, sebbene possano continuare fenomeni atmosferici di rilievo. Anzi, di solito i fronti occlusi indicano venti di direzione variabile e precipitazioni abbondanti, specie se il fronte stesso raggiunge le coste o rilievi orografici. Questo avviene perchè l'energia accumulata nella fase di ciclo genesi, per note leggi fisiche, si riequilibra sotto forma di precipitazione.
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La depressione è praticamente dissipata
Un trucco per notare subito una vecchia depressione ormai morente, è quello di "beccare" i fronti a testa in giù !
Che significa? Semplice: abbiamo visto che i fronti in fase evolutiva della depressione sono disposti a cuneo, il fronte caldo ad oriente del fronte freddo. Immaginate un fronte occluso che poi compie una rotazione di 180° (o giù di lì). State certi che lì c'era una depressione che ormai ha esaurito il suo corso.
BV!
Captain Blood
Le carte a 500 hPa e a 850 hPa ci aiutano a determinare, come abbiamo visto, l'evoluzione dei fenomeni meteorologi. In particolare, con l'ausilio di esse possiamo stabilire quando si sta per creare una depressione, oppure a che punto della sua vita si trova. Molto importante rimane, ovviamente, l'utilizzo anche delle foto satellitari che ci permettono di notare direttamente la circolazione delle masse d'aria, nonché la posizione dei fronti.
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Prologo:
Sulla carta a 500 hPa notiamo alcune particolarità.
Masse d'aria di diversa temperatura scorrono l'una accanto all'altra. Le isoterme intersecano le isoipse con un angolo accentuato, segno di scambi termici di una certa intensità con avvezioni calde e fredde che favoriscono l'approfondimento depressionario. Guarda caso, nella carta al suolo notiamo che proprio in quella zona c'è un centro di bassa.
Il fronte freddo associato a tale zona inizia una sinuosa forma ad S.
La miccia è innescata.
Genesi di una depressione:
Osserviamo l'esistenza di una zona di bassa pressione in superficie (carta di analisi al suolo). Noteremo sulla carta in quota (es. 500 hPa) l'esistenza di una zona L spostata verso NW, venti piuttosto sostenuti (nel nostro caso venti dal IV o III quadrante) sopra il centro depressionario della carta al suolo, formazione di fronti freddo e caldo (quello freddo a ponente rispetto a quello caldo) che si presentano piuttosto aperti, il cui vertice si incontra sul centro depressionario. Inizia ad apparire un thalweg, il cui asse si orienta a SSW, ove la massima velocità del vento si misura a monte di esso.
Il motore è in moto.
Adolescenza e sviluppo di una depressione:
Il centro di bassa in quota si avvicina leggermente al centro di bassa in superficie. E' sempre spostato a NW rispetto alla bassa in superficie, mentre la saccatura in quota diviene più marcata e il suo asse resta orientato verso SSW. I fronti freddo e caldo sono sempre piuttosto divaricati e il punto d'incontro coincide sempre con il centro depressionario. Continuano i venti sostenuti in quota, proprio sopra il centro di bassa in superficie. La depressione si muove nella direzione delle isobare nel settore caldo (l'area fra il fronte caldo e il fronte freddo), generalmente verso il I quadrante. La sua velocità si attesta a circa 0,8 volte la velocità del vento geostrofico del settore caldo. In soldoni, per sapere a che velocità si sposta il centro depressionario, notate il vento sulla carta al suolo a ponente del fronte caldo, poi prendere l'80% di quel valore et voilà. Noterete che, in genere, le depressioni si spostano a circa 20/30 nodi di velocità.
Nembostrati lungo il fronte caldo con precipitazioni e cumulonembi in corrispondenza del fronte freddo, che innalza aria più calda incuneandosi sotto di essa. All'arrivo del fronte freddo, il vento accelera con raffiche e ruota verso il IV quadrante.
Depressioni adulte:
Il fronte freddo si avvicina a quello caldo, rimanendo comunque scostato. Il tipo barico sulla carta al suolo è decisamente concentrico, il centro di bassa si scosta leggermente dal punto di incontro dei fronti. Le isoipse della carta in quota si orientano sempre più, “scimmiottando” le isobare della carta al suolo. La depressione entra nella sua fase di occlusione. Ma l'asse del thalweg è sempre orientato verso SSW e a monte di esso i venti rimangono sostenuti. La traslazione della depressione continua a minor velocità, ma essa continuerà ad approfondirsi.
Invecchiamento:
Il centro di bassa in quota è sovrapposto a quello di bassa al suolo. La depressione rallenta ancora, mentre il suo centro si scosta ancor di più dal punto d'incontro dei fronti. La zona centrale si allarga e al suo interno cala il vento. Le nuvole, nella zona centrale, si arrotolano a spirale. Il fronte freddo raggiunge quello caldo e l'asse della saccatura ruota verso SSE. I venti più forti sono ora a valle del thalweg. La depressione comincia a colmarsi.
Il fronte freddo raggiungerà, poi, il fronte caldo creando un fronte occluso. La depressione si esaurisce, sebbene possano continuare fenomeni atmosferici di rilievo. Anzi, di solito i fronti occlusi indicano venti di direzione variabile e precipitazioni abbondanti, specie se il fronte stesso raggiunge le coste o rilievi orografici. Questo avviene perchè l'energia accumulata nella fase di ciclo genesi, per note leggi fisiche, si riequilibra sotto forma di precipitazione.
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La depressione è praticamente dissipata
Un trucco per notare subito una vecchia depressione ormai morente, è quello di "beccare" i fronti a testa in giù !
Che significa? Semplice: abbiamo visto che i fronti in fase evolutiva della depressione sono disposti a cuneo, il fronte caldo ad oriente del fronte freddo. Immaginate un fronte occluso che poi compie una rotazione di 180° (o giù di lì). State certi che lì c'era una depressione che ormai ha esaurito il suo corso.
BV!
Captain Blood
Ultima modifica di CptBlood il Dom Gen 09, 2011 9:23 pm - modificato 5 volte.
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Re: METEO su internet
bisognerebbe farne una sezione stampabile
bifrak- Admin
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Re: METEO su internet
Ho apportato alcune aggiunte al post dei link e nel post sulla ciclogenesi...
buona lettura!
Captain Blood
p.s. seguiranno altre puntate....ma non posso promettere regolarità
buona lettura!
Captain Blood
p.s. seguiranno altre puntate....ma non posso promettere regolarità
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Re: METEO su internet
spero di trovare un attimo di calma e leggermelo con comodo!
bifrak- Admin
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Carta riepilogativa depressione extra-tropicale
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Perdonate la scarsa qualità del disegno....non sono affatto un buon illustratore.
Tuttavia, spero che si possa trarre qualche concetto chiaro.
Come potete osservare e come illustrato in precedenza, le isoipse e le isobare sono parallele nel settore caldo. Inoltre, il centro depressionario in quota è leggermente spostato a NW rispetto a quello di superficie.
In questa immagine, la macchina termica della depressione è già in moto da diverse ore, e più i venti in quota sono sostenuti dalle parti del centro depressionario al suolo, più si approfondirà.
E' facile dedurre alcune "rules of thumb" :
1) Se osserviamo un vento che spira dalla nostra dritta, è chiaro che la depressione è in avvicinamento;
2) Se arriva dalla nostra sinistra, è in allontanamento;
3) Se i venti in quota sono paralleli a quelli di superficie (o quasi) e spirano nella stessa direzione, ci troviamo nel settore caldo della depressione;
4) Se sono paralleli, ma con direzione contraria a quelli di superficie ne consegue che siamo nella zona fredda a nord della depressione.
Ai fini delle strategie di rotta sarà piuttosto facile, in base a tali studi, optare per la miglior rotta meteorologica tenendo presente della possibile evoluzione del sistema depressionario.
Attenzione, bisognerà tener presente che talune volte una depressione possa nasconderne una in rapida formazione subito dietro di essa. Quest'ultime sono di solito molto violente. Tenete d'occhio la forma del fronte freddo: se notate la formazione di una successiva forma ad S, in coda ad esso, e magari notate consistenti avvezioni termiche (aria calda dai settori meridionali), attizzate la mente e i sensi!
BV!
Captain Blood
Perdonate la scarsa qualità del disegno....non sono affatto un buon illustratore.
Tuttavia, spero che si possa trarre qualche concetto chiaro.
Come potete osservare e come illustrato in precedenza, le isoipse e le isobare sono parallele nel settore caldo. Inoltre, il centro depressionario in quota è leggermente spostato a NW rispetto a quello di superficie.
In questa immagine, la macchina termica della depressione è già in moto da diverse ore, e più i venti in quota sono sostenuti dalle parti del centro depressionario al suolo, più si approfondirà.
E' facile dedurre alcune "rules of thumb" :
1) Se osserviamo un vento che spira dalla nostra dritta, è chiaro che la depressione è in avvicinamento;
2) Se arriva dalla nostra sinistra, è in allontanamento;
3) Se i venti in quota sono paralleli a quelli di superficie (o quasi) e spirano nella stessa direzione, ci troviamo nel settore caldo della depressione;
4) Se sono paralleli, ma con direzione contraria a quelli di superficie ne consegue che siamo nella zona fredda a nord della depressione.
Ai fini delle strategie di rotta sarà piuttosto facile, in base a tali studi, optare per la miglior rotta meteorologica tenendo presente della possibile evoluzione del sistema depressionario.
Attenzione, bisognerà tener presente che talune volte una depressione possa nasconderne una in rapida formazione subito dietro di essa. Quest'ultime sono di solito molto violente. Tenete d'occhio la forma del fronte freddo: se notate la formazione di una successiva forma ad S, in coda ad esso, e magari notate consistenti avvezioni termiche (aria calda dai settori meridionali), attizzate la mente e i sensi!
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Captain Blood
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
Giusto per ATTUALIZZARE :
Guardate un pò cosa c'è a ovest delle isole britanniche in questo momento!
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La riconoscete?
Sapreste indicare dove sono posizionati i fronti freddo e caldo?
E a che stadio può trovarsi questa depressione?
Guardate dov'era, oggi alle 1200 UTC:
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Notate la carta qui sopra: è britannica. La vedete la tabella per determinare la velocità del vento in una data zona?
Prendete la distanza delle isobare col compasso e riportatela sulla riga della latitudine interessata e avrete il vento!
Ricordatevi di apportare le dovute correzioni (che ho illustrato sopra).
Notate anche un bell'errore di stampa sulla carta soprastante....qualcuno mi sa dire dov'è?
Vi aiuto, guardate la corrispettiva carta del servizio meteo tedesco:
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BV!
Captain Blood
Guardate un pò cosa c'è a ovest delle isole britanniche in questo momento!
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La riconoscete?
Sapreste indicare dove sono posizionati i fronti freddo e caldo?
E a che stadio può trovarsi questa depressione?
Guardate dov'era, oggi alle 1200 UTC:
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Notate la carta qui sopra: è britannica. La vedete la tabella per determinare la velocità del vento in una data zona?
Prendete la distanza delle isobare col compasso e riportatela sulla riga della latitudine interessata e avrete il vento!
Ricordatevi di apportare le dovute correzioni (che ho illustrato sopra).
Notate anche un bell'errore di stampa sulla carta soprastante....qualcuno mi sa dire dov'è?
Vi aiuto, guardate la corrispettiva carta del servizio meteo tedesco:
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Captain Blood
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
...ed ecco la carta a 500 hPa relativa allo stesso orario (1200 UTC):
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Lo vedete il centro di bassa in quota? Dove si trova rispetto al centro di bassa al suolo?
Inoltre, notate come sono disposte le ISOTERME in quella zona. Vedete che intersecano le isolinee? Chiaro segno di scambi termici.
Invece, osservate la situazione lungo le zone di alta pressione. Le isoterme si posizionano piuttosto parallele alle isoipse. Pochi fenomeni laggiù...
BV!
Captain Blood
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Lo vedete il centro di bassa in quota? Dove si trova rispetto al centro di bassa al suolo?
Inoltre, notate come sono disposte le ISOTERME in quella zona. Vedete che intersecano le isolinee? Chiaro segno di scambi termici.
Invece, osservate la situazione lungo le zone di alta pressione. Le isoterme si posizionano piuttosto parallele alle isoipse. Pochi fenomeni laggiù...
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Captain Blood
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
Complimenti capitano, anzi Captain Blood!
Veramente preciso nelle spieghe varie, specialmente perche' la meteorologia che preferisco e' proprio quella che, prescindendo dalle mere previsioni preconfezionate, accompagna il navigante a diventare un previsore lui stesso. Lo ricordano anche le pubblicazioni americane che nessuno conosce meglio la situazione meteorologica locale di chi e' sul posto in quel preciso momento. Ottima la spiega anche sull'uso dell scala geostrofica che si trova sulle carte del metoffice che ricevo sempre via radiofax.
Volevo umilmente segnalare che ho trovato un piccolo sito che ho segnalato anche sul mio blog: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
O se preferite vederlo direttamente anche [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Bahrakalofi
Veramente preciso nelle spieghe varie, specialmente perche' la meteorologia che preferisco e' proprio quella che, prescindendo dalle mere previsioni preconfezionate, accompagna il navigante a diventare un previsore lui stesso. Lo ricordano anche le pubblicazioni americane che nessuno conosce meglio la situazione meteorologica locale di chi e' sul posto in quel preciso momento. Ottima la spiega anche sull'uso dell scala geostrofica che si trova sulle carte del metoffice che ricevo sempre via radiofax.
Volevo umilmente segnalare che ho trovato un piccolo sito che ho segnalato anche sul mio blog: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Bahrakalofi
Re: METEO su internet
Ohe' scusami cptBlood, volevo anche vedere se il colpo d'occhio non mi inganna, i perfidi albionici hanno marcato L (Low) un massimo di 1031 al suolo! Uahz Uahz!
Re: METEO su internet
Grazie Gianluigi
davvero interessante e ben fatto!
davvero interessante e ben fatto!
bifrak- Admin
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Re: METEO su internet
Gianluigi Conti ha scritto:Ohe' scusami cptBlood, volevo anche vedere se il colpo d'occhio non mi inganna, i perfidi albionici hanno marcato L (Low) un massimo di 1031 al suolo! Uahz Uahz!
ESATTO, Gianluigi!
Quello è l'errore a cui mi riferivo
Grazie per aver segnalato l'altro interessantissimo link !
Ospite- Ospite
Re: METEO su internet
Ho un caro amico che si appresta a partire da Las Palmas nei prossimi giorni.
Non posso dargli torto, l'aliseo è ben formato, come si vede da questa splendida immagine:
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Se ci riesco, nei prossimi giorni preparerò del materiale inerente gli Alisei...
BV!
Captain Blood
Non posso dargli torto, l'aliseo è ben formato, come si vede da questa splendida immagine:
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Se ci riesco, nei prossimi giorni preparerò del materiale inerente gli Alisei...
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Captain Blood
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Re: METEO su internet
vorrei esserci io là!
bifrak- Admin
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Località : Lugo e Marina di Ravenna
Re: METEO su internet
Pure io.....ed invece dopo3 anni sono rientrato nel vortice....enon mi piace....sopporto perchè so che è unacosa provvisoria....bifrak ha scritto:vorrei esserci io là!
Re: METEO su internet
anche io pensavo che il ristorante sarebbe stata una esperienza di passaggio!
bifrak- Admin
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Località : Lugo e Marina di Ravenna
Re: METEO su internet
Mi sto grattando le palle.............................................bifrak ha scritto:anche io pensavo che il ristorante sarebbe stata una esperienza di passaggio!
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