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Una Lancia adriatica particolare
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Una Lancia adriatica particolare
La legge 1089 del 1939 serve a tutelare monumenti, opere d'arte, palazzi di particolare interesse per la colletività. Ma non solo, anche certe imbarcazioni di particolare interesse storico possono godere degli stessi vantaggi (ormeggio adeguato e gratuito, fondi per il restauro ecc).
La prima imbarcazione ad essere stata dichiarata patrimonio nazionale è stata l' "Assuntina", la più antica "lancia" romagnola conosciuta e tuttora navigante in Adriatico.
Lunga quasi 9metri, costruita da uno sconosciuto cantiere di Cattolica e varata il 15 agosto 1925, giorno dell'Assunzione, da cui il nome.
La "lancia romagnola" è un'imbarcazione tradizionale, impiegata per il trasporto e la pesca, armata al terzo e caratterizzata dalla prua e dalla poppa verticali, pontata, fondo abbastanza piatto e con un profondo timone a calumo, assolutamente necessario per bilanciare meglio il centro velico, spostando a poppa il centro di deriva ( come sui cat-boat tradizionali americani).
Solitamente l'equipaggio era costituito da un pescatore e da un ragazzo. Lateralmente, lungo le fiancate, le lance avevano due casse in cui veniva caricata la zavorra che serviva ad appesantire la barca, fornendo l'inerzia necessaria a trascinare le reti a strascico (decine di anni dopo, ad Aukland le barche di Coppa america facevano lo stesso caricando acqua in sentina nelle giornate con onda).
Le più piccole venivano armate con un solo albero, armato con vela al terzo, le più grandi avevano due alberi e venivano chiamate "lancione".
L'"Assunta" ha chiglia e ordinate in rovere, fasciame in larice e coperta in abete, realizzata per la famiglia di "garbin", un abile pescatore molto conosciuto , le cui sfide in mare sono rimaste epiche, fu di sua proprietà per vent'anni. Prima della guerra fu comprata dalla famiglia Tiozzi e trasferita a Cervia, fu nascosta ai tedeschi (che nella ritirata affondavano qualsiasi cosa galleggiasse, distruggendo il patrimonio di imbarcazioni tradizionali di cui l'Italia era richissima) e riuscì a superare la guerra.
Con la diffusione dei motori i pescherecci a vela vennero abbandonati e l'"Assunta" iniziò a trasportare turisti lungo la costa di Cervia. Alla fine degli anni 50 fu venduta ad ignoi e abbandonata in spiaggia, qui fu recuperata dopo 30 annia dall'ingegner PierPaolo Marini che la retaurò in tre anni, fu riarmata con la vela al terzo in cotonina,dipinta con i colori che distinguevano le barche di "Garbin" a Cattolica, secondo l'araldica pescatoria diffusa in Adriatico.
Ora l'"Assunta" è la più vecchia lancia in circolazione, naviga con il figlio dell'ingegnere al timone, che trasmette ai ragazzi le abilità marinaresche dei pescatori romagnoli, necessarie per condurre una barca attrezzata al terzo
La prima imbarcazione ad essere stata dichiarata patrimonio nazionale è stata l' "Assuntina", la più antica "lancia" romagnola conosciuta e tuttora navigante in Adriatico.
Lunga quasi 9metri, costruita da uno sconosciuto cantiere di Cattolica e varata il 15 agosto 1925, giorno dell'Assunzione, da cui il nome.
La "lancia romagnola" è un'imbarcazione tradizionale, impiegata per il trasporto e la pesca, armata al terzo e caratterizzata dalla prua e dalla poppa verticali, pontata, fondo abbastanza piatto e con un profondo timone a calumo, assolutamente necessario per bilanciare meglio il centro velico, spostando a poppa il centro di deriva ( come sui cat-boat tradizionali americani).
Solitamente l'equipaggio era costituito da un pescatore e da un ragazzo. Lateralmente, lungo le fiancate, le lance avevano due casse in cui veniva caricata la zavorra che serviva ad appesantire la barca, fornendo l'inerzia necessaria a trascinare le reti a strascico (decine di anni dopo, ad Aukland le barche di Coppa america facevano lo stesso caricando acqua in sentina nelle giornate con onda).
Le più piccole venivano armate con un solo albero, armato con vela al terzo, le più grandi avevano due alberi e venivano chiamate "lancione".
L'"Assunta" ha chiglia e ordinate in rovere, fasciame in larice e coperta in abete, realizzata per la famiglia di "garbin", un abile pescatore molto conosciuto , le cui sfide in mare sono rimaste epiche, fu di sua proprietà per vent'anni. Prima della guerra fu comprata dalla famiglia Tiozzi e trasferita a Cervia, fu nascosta ai tedeschi (che nella ritirata affondavano qualsiasi cosa galleggiasse, distruggendo il patrimonio di imbarcazioni tradizionali di cui l'Italia era richissima) e riuscì a superare la guerra.
Con la diffusione dei motori i pescherecci a vela vennero abbandonati e l'"Assunta" iniziò a trasportare turisti lungo la costa di Cervia. Alla fine degli anni 50 fu venduta ad ignoi e abbandonata in spiaggia, qui fu recuperata dopo 30 annia dall'ingegner PierPaolo Marini che la retaurò in tre anni, fu riarmata con la vela al terzo in cotonina,dipinta con i colori che distinguevano le barche di "Garbin" a Cattolica, secondo l'araldica pescatoria diffusa in Adriatico.
Ora l'"Assunta" è la più vecchia lancia in circolazione, naviga con il figlio dell'ingegnere al timone, che trasmette ai ragazzi le abilità marinaresche dei pescatori romagnoli, necessarie per condurre una barca attrezzata al terzo
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Una Lancia adriatica particolare
Bravo Torsolo
conosco 'assuntina
affascinante...!
conosco 'assuntina
affascinante...!
bifrak- Admin
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Re: Una Lancia adriatica particolare
Al porto canale di Cervia ho visto un paio di barche con targa in ottone sopra scritto MONUMENTO NAZIONALE
Re: Una Lancia adriatica particolare
Si, una è l' "Assunta" che ha aperto la strada, l'altra è il lancione "Saviolina", adesso dovrebbe esserlo anche il "Leone di Caprera" e una carlofortina del 1849 di cui non ricordo il nome.
Oltre all'onore di possedere un monumento nazionale gli armatori lo fanno anche per i fondi per il restauro e l'ormeggio......gli svantaggi invece sono che il restauro deve essere sguito dalla Sovrintendenza ai beni culturali (immagina le lungaggini!!), che non si può vendere senza il benestare della suddetta Sovrintendenza, che l'ormeggio (per quanto gratuito) deve essere approvato dalla suddetta..... Però trovo una cosa grandiosa che anche in Italia si seguano strade già percorse in Francia ed Inghilterra, cercando di preservare pezzi di storia della nostra ricca marineria, un tempo considerata tra le migliori al mondo.
Oltre all'onore di possedere un monumento nazionale gli armatori lo fanno anche per i fondi per il restauro e l'ormeggio......gli svantaggi invece sono che il restauro deve essere sguito dalla Sovrintendenza ai beni culturali (immagina le lungaggini!!), che non si può vendere senza il benestare della suddetta Sovrintendenza, che l'ormeggio (per quanto gratuito) deve essere approvato dalla suddetta..... Però trovo una cosa grandiosa che anche in Italia si seguano strade già percorse in Francia ed Inghilterra, cercando di preservare pezzi di storia della nostra ricca marineria, un tempo considerata tra le migliori al mondo.
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Una Lancia adriatica particolare
Trovo che alcuni paletti siano giusti se si vogliono preservare dei beni storici e dare sovvenzioni ai privati per il loro mantenimento....
Re: Una Lancia adriatica particolare
Sono daccordo, giusto che ci siano paletti e piloni, per evitare mostruosità in fase di restauro, io intendevo dire solo che non sono solo rose e fiori l'avere una barca "monumento nazionale".
Torsolo- SLOWSAIL FRIEND
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Re: Una Lancia adriatica particolare
Una barca monumento nazionale non la vorrei mai......ho già avuto a che fare col Ministero quando avevo la società immobiliare....mai più........................Torsolo ha scritto:Sono daccordo, giusto che ci siano paletti e piloni, per evitare mostruosità in fase di restauro, io intendevo dire solo che non sono solo rose e fiori l'avere una barca "monumento nazionale".
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Mer Ott 12, 2016 9:23 am Da Lo Zingaro
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Gio Apr 17, 2014 9:49 am Da Lo Zingaro
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