slow sail
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Cerca
 
 

Risultati per:
 


Rechercher Ricerca avanzata

Ultimi argomenti attivi
» quando cambiare le sartie
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeMer Ott 12, 2016 9:23 am Da Lo Zingaro

» salve a tutti
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeMer Ott 12, 2016 9:21 am Da Lo Zingaro

» presentazione
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeSab Gen 31, 2015 4:27 pm Da Lo Zingaro

» ---------------ciao----
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeGio Apr 17, 2014 9:49 am Da Lo Zingaro

» vendo Swan 57 cc 1999
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeMer Dic 18, 2013 8:06 am Da Marechiaro

» Binocolo steiner commander 7x50 race
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeSab Dic 14, 2013 4:33 pm Da squizzy

» Salve a tutti, ho le idee ingarbugliate.
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeMer Nov 27, 2013 10:37 am Da Lo Zingaro

» bussola alpa 42 ketch
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeMer Apr 10, 2013 10:07 am Da giovanni calabrese

» POLYSIL - NANOPROM : PRODOTTO MESSO IN POSA
Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Icon_minitimeVen Mar 29, 2013 6:59 pm Da Falleti Gian Luca

Navigazione
 Portale
 Forum
 Lista utenti
 Profilo
 FAQ
 Cerca
Flusso RSS


Yahoo! 
MSN 
AOL 
Netvibes 
Bloglines 



Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi

Andare in basso

Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi Empty Dalle Alpi al Mediterraneo, natura in crisi

Messaggio Da Lo Zingaro Dom Mar 28, 2010 3:08 pm

Indietro Stampa Invia Scrivi alla redazione Suggerisci ()
Guarda la foto1 di 1Allarme per la natura europea, dal Mediterraneo alle Alpi

BRUXELLES - Dai ghiacciai delle Alpi che si ritirano pericolosamente al Mediterraneo sotto pressione: la natura in Europa è sempre più in crisi. A scattare la fotografia del fenomeno è l'Agenzia europea dell'Ambiente nel nuovo rapporto 'Segnali ambientali 2010', attraverso dati e testimonianze. A dare l'allarme sono innanzitutto i segnali forniti da piccoli animali, come api e farfalle. Nel corso degli ultimi vent'anni, le farfalle in Europa sono diminuite del 60%, mentre diverse specie di api selvatiche si sono già estinte in molte regioni, mentre in tutto il mondo le popolazioni sono decimate, a causa di pesticidi, acari, malattie.
Da queste ultime dipende molto: "Nell'alimentazione umana un boccone su tre dipende dall'impollinazione" ricorda Nicolas Perritaz, ricercatore svizzero con l'hobby dell'apicoltura. Intanto le Alpi, dalle quali dipende il 40% dell'acqua dolce d'Europa, soffrono di un aumento di 2 gradi delle temperature solo nell'ultimo secolo, il doppio rispetto alla media globale. "Le montagne di norma si trasformano lentamente, ma qui, nelle Alpi, i mutamenti si notano quasi a ogni cambio di stagione" spiega Sebastian Montaz, guida alpina francese. "Negli ultimi cinque anni - racconta - non è stato possibile fare ascensioni miste, cioé con tratti su neve e ghiaccio, a giugno e luglio. Ora le condizioni non sono sicure fino alla fine di settembre".

"I cambiamenti climatici significano incertezza" afferma Gerhard Kuschnig, responsabile della protezione delle acque di sorgente presso l'acquedotto municipale di Vienna, città che protegge le sue fonti da oltre 130 anni. Per due milioni di persone fra Vienna, Graz e zone limitrofe infatti, l'oro blu dipende dalle Alpi austriache. Altro fronte di degrado è quello del suolo: una perdita minima pari allo 0,1% del carbonio emesso in atmosfera dai suoli europei equivale alle emissioni prodotte da 100 milioni di auto in più sulle strade, circa la metà del parco auto esistente nell'Ue. Purtroppo "Spagna, Portogallo, Francia meridionale, Grecia e Italia meridionale sono colpite dalla desertificazione" afferma il ricercatore spagnolo José Luis Rubio, con un impatto evidente su produzione agricola, costi di alluvioni e frane. Non va meglio il capitolo che riguarda il mare, sempre più sotto pressione.
Il pescatore turco Saim Erol, al confine fra Europa e Asia, dice che nel giro di vent'anni "il mare è cambiato" e di fatto le reti sono sempre più vuote. Secondo il professor Nuran Unsal, dell'Università di Istanbul, sempre meno pesci migrano attraverso gli stretti turchi, a causa di "variazioni della temperatura dell'acqua e dei venti stagionali, cruciali per le necessarie correnti". Ma è la pesca eccessiva la principale responsabile della mancanza di pesce. In Europa, nell'Atlantico nord-orientale, Baltico e Mediterraneo, quasi nove stock commerciali su dieci sono soggetti a sovrasfruttamento. Solo negli ultimi dieci anni, le catture nell'Ue sono diminuite di un terzo e per soddisfare la domanda, circa due terzi del pesce viene importato. Intanto in Europa il 75% della popolazione vive in città, cifra che raggiungerà l'80% del 2020.

I centri urbani in Europa consumano il 69% dell'energia e sono responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra. Per questo Jacqueline Mc Glade, direttrice dell'Agenzia europea per l'ambiente, pensa a costruire le "città del futuro", con illuminazione da luce naturale, orti e giardini verticali, trasporti intelligenti ed energia pulita. Insomma, "ecosistemi urbani" all'avanguardia, come quello progettato per un quartiere di Amsterdam: in caso di innalzamento del mare, la casa mobile può cambiare ormeggio e alzarsi e abbassarsi insieme all'acqua
Lo Zingaro
Lo Zingaro
Admin
Admin

Messaggi : 2869
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 49
Località : giroingiro

http://www.ganeshsail.it

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.